Questa mattina tutti gli studenti italiani all’ultimo anno delle superiori sono rientrati nelle aule, ormai deserte da quasi tre mesi: è iniziato l’esame di stato. Un evento inedito, che sicuramente ancora di più rimarrà impresso nelle menti dei ragazzi, ma anche dei docenti, perchè tutti insieme in queste faticose settimane hanno sperimentato un nuovo modo di fare scuola.

I primi incoraggiamenti arrivano dal premier Giuseppe Conte che in un messaggio augura “Un grande in bocca al lupo a tutte le ragazze e i ragazzi che affronteranno la prova orale dell’esame di maturità. Tirate fuori il meglio che è in voi, perché dovrete essere i protagonisti di un’Italia migliore!”. Il ministro dell’Istruzione Azzolina, questa mattina si è recata a Bergamo, presso l’istituto Quarenghi: “Ci tenevo a dare un messaggio di vicinanza molto concreto, ci sono territori che hanno sofferto più di altri. E che quindi hanno dovuto mettere ancora più impegno e responsabilità per affrontare questi esami di Stato in presenza…Fare gli esami in presenza non era scontato. Alcuni paesi europei li hanno cancellati. Questi esami non concludono l’anno scolastico ma fanno da collegamento con settembre. Sono molto felice di vedere oggi le scuole riaperte e di essere qui a Bergamo”. La stessa Governatrice della Calabria, Jole Santelli, tramite un messaggio social ha voluto esprimere vicinanza a tutti i ragazzi calabresi, “…Siate custodi del vostro domani, nella consapevolezza che il futuro si costruisce da sè. Il mio augurio è che questa prova finale possa essere l’inizio di un meritato successo che spero vi accompegnerà per sempre”.

Un esame di stato diverso dal solito, da quello che tutti noi possiamo ricordare, infatti molte sono state le novità introdotte sia sul piano dell’organizzazione logistica delle scuole e sia su quello delle prove di valutazione. Qui di seguito i particolari.

COSA CAMBIA PER L’ESAME 2020, NO ALLE PROVE SCRITTE

I candidati vengono esaminati da una Commissione, composta da 6 docenti interni che hanno seguito i maturandi nel corso dell’anno scolastico, ad eccezione del presidente, un esterno designato dal ministero. I colloqui saranno massimo cinque per giornata, della durata di circa 60 minuti, scanditi da 5 fasi: la prima è la presentazione di un elaborato da parte dello studente, consegnato per email entro il 13 giugno e assegnato dai docenti entro il 1 giugno, che riguarda le discipline della seconda prova scritta; quindi sarà la volta dell’analisi di un testo di letteratura italiana tra quelli studiati nel corso dell’anno in sostituzione della prima prova scritta; segue poi una discussione multidisciplinare sui materiali predisposti dalla commissione; quindi una relazione sulle esperienze vissute dallo studente durante il tirocinio dei Pcto (‘Percorsi per Competenze trasversali e l’orientamento’ ex alternanza scuola-lavoro) e per ultimo il candidato dovrà rispondere ad una serie di domande su Cittadinanza e Costituzione che potrebbe, su richiesta della ministra Azzolina, anche riguardare come lo studente ha vissuto il lockdown. Anche i crediti saranno diversi rispetto al passato: maggior peso al percorso scolastico, fino a 60 crediti, e fino a 40 al colloquio orale. Il voto massimo finale resta 100 su 100 e si potrà ottenere la lode, ma non sarà possibile festeggiarla con baci e abbracci nella scuola.

I PROTOCOLLI DI SICUREZZA

Si accede a scuola esibendo una autodichiarazione che attesti il proprio stato di salute, soprattutto di non avere febbre oltre i 37,5° e di non trovarsi in quarantena. All’ingresso degli edifici non sarà rilevata la temperatura corporea, nè obbligatorio portare i guanti ma soltanto utilizzare i gel messi a disposizione dalle scuole. E’ obbligatorio presentarsi almeno 15 minuti prima dal proprio orale e appena finito si dovrà andare via per evitare gli assembramenti. Anche negli istituti ci saranno percorsi segnalati e differenziati per l’entrata e l’uscita e per ogni maturando ci potrà essere solo un accompagnatore, Tutti all’interno degli edifici scolastici dovranno mantenere una distanza di almeno due metri l’uno dall’altro: i commissari dovranno indossare sempre la mascherina, mentre gli studenti  potranno abbassarla durante il colloquio vero e proprio rimanendo a due metri di distanza dai commissari.

Un grande in bocca al lupo a tutti!

Bruna Maria Antonia Primerano