Reggio Calabria – Si arricchisce il partenariato del progetto dedicato alla rinascita della biblioteca della Stazione sperimentale per le essenze. Sono stati infatti firmati due protocolli di intesa tra il Rotary Club Reggio Calabria, in qualità di capofila, rappresentato dalla presidente Dina Porpiglia, e i direttori dei dipartimenti PAU ed Agraria dell’Università Mediterranea, Tommaso Manfredi e Giuseppe Zimbalatti. I protocolli sono intesi a garantire un supporto scientifico ed operativo di alto valore al progetto denominato “Profumi dello Stretto tra scienza e letteratura”, attivato con la diretta partecipazione e l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni archivistici e bibliografici della Calabria, diretta da Ada Arillotta. L’iniziativa del Rotary riguarda la tutela e la valorizzazione del patrimonio bibliografico e archivistico della Stazione sperimentale che costituisce un unicum scientifico di rilevanza mondiale.
Per Dina Porpiglia, “la firma dei protocolli con i due dipartimenti della Mediterranea rappresenta un momento significativo nel percorso di realizzazione di questo progetto, su cui il Rotary ha investito convintamente non solo per l’elevato valore culturale della biblioteca dell’ente, ma anche per la forte valenza identitaria che porta al recupero delle radici di una parte importante della storia della città. Queste iniziative – prosegue – generano concrete convergenze di interessi interistituzionali e possono generare buone pratiche, in grado di sviluppare forme allargate ed efficaci di social empowerment”.
Per il coordinamento tecnico e scientifico delle intese sono stati delegati i professori Carmelo Musarella e Franco Prampolini, entrambi presenti alla firma del protocollo.
La stazione sperimentale, della cui istituzione nel 2020 ricorre il centenario, è costituita oggi come azienda speciale della Camera di commercio reggina, presieduta da Antonino Tramontana, e ha rivestito negli anni un ruolo centrale nello sviluppo economico, scientifico e culturale della comunità locale, con ricadute di livello internazionale, accumulando, tra l’altro, un patrimonio cospicuo di beni librari e archivistici relativi alle attività svolte.
Nell’ambito del progetto si prevede di completare la catalogazione della biblioteca e la digitalizzazione della parte più significativa dei testi conservati, oltre a integrare gli strumenti della struttura finalizzati ad una fruizione estesa del patrimonio, anche al fine di garantire l’accesso da parte di persone con deficit sensoriali. Sullo sfondo, vi è poi l’obiettivo di valorizzare il capitale umano del territorio reggino, con particolare riferimento a giovani laureandi o neolaureati, attraverso la partecipazione a un percorso di formazione “on job” in grado di accrescere la consapevolezza civica e le competenze professionali.
La realizzazione dell’intervento può contribuire alla crescita sostenibile della Città metropolitana per il particolare valore identitario della Stazione sperimentale e la sua potenziale crescita come “grande attrattore culturale territoriale”.
Il dipartimento di Agraria, nell’ambito delle proprie finalità istituzionali, ha uno specifico interesse a sviluppare attività di ricerca applicata nel settore, in quanto la Stazione sperimentale svolge un importante ruolo nello sviluppo delle politiche agroalimentari e detiene un rilevante patrimonio archivistico e librario specialistico di cui intende assicurare la piena fruibilità scientifica.
Il Dipartimento PAU, che vanta una specifica e profonda esperienza nel settore della digitalizzazione dei patrimoni librari, da parte sua, è profondamente interessato a tutti quegli elementi di progressiva e puntuale definizione della storia del paesaggio agrario e dello sviluppo urbano che ci si aspetta possano scaturire da cento anni di accumulazione ordinata di materiali bibliografici e archivistici sul territorio reggino.
Nella foto, da sx: Prampolini, Manfredi, Arillotta, Porpiglia, Zimbalatti, Musarella