Sarà a Bova Marina il prossimo incontro voluto dalla nostra testata, espressione dell’UTE-TEL-B, nel quadro degli eventi organizzati dal Comune di Bova Marina.
‘Ndrangheta addosso, del tenente dei CC in congedo, Cosimo Sframeli, cittadino onorario di Bova Marina, offre lo spunto per un dibattito ricco e articolato considerata la qualità delle adesioni
L’incontro è fissato per Venerdì 26 luglio alle ore 21:00 presso la Biblioteca Comunale.
Hanno aderito tutti rappresentanti delle istituzioni comunali dell’Area grecanica e non soltanto cioè i sindaci, ed altre personalità: ( in ordine casuale)
Elio Cotronei, giornalista deliapress e pres. UTE-TEL-B, organizzatore e conduttore
Cosimo Sframeli, l’autore, tenente dei CC in congedo, cittadino onorario di Bova Marina
Giuseppe Verduci, giornalista
Federica Roccisano, già assessore regionale
Giuseppe Bombino, già presidente Ente Parco dìAspromonte
Vincenzo Crupi, già sindaco di Bova Marina
Saverio Zavettieri, sindaco di Bova Marina, già deputato e assessore regionale
Pierpaolo Zavettieri, sindaco di Roghudi e consigliere della Città metropolitana di Reggio Calabria
Francesco Bruzzaniti sindaco di Africo
Tommaso Iaria, sindaco di Condofuri
Ugo Suraci, sindaco di Montebello Jonico
Giuseppe Meduri, sindaco di Melito PS
Bernardo Russo, sindaco di San Lorenzo, interverrà la vice sindaco Carmelina Battaglia
Santo Monorchio, sindaco di Bagaladi
Santo Casile, sindaco di Bova
Domenico Pelle, sindaco di Roccaforte del Greco
Una Calabria oppressa e martoriata, quella degli anni ’80, tracciata dalla penna di Cosimo Sframeli, tenente dei Carabinieri da qualche mese in congedo.
Gli interrogativi che l’opera rivolge sono molteplici:
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cosa è cambiato rispetto agli anni ’80
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il nemico dei calabresi è soltanto la ‘ndrangheta o anche l’assenza dello Stato Sociale
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Ndranghetisti si nasce o si diventa?
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come la Calabria può liberarsi da questo male?
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da dove viene la “religiosità” della ‘ndrangheta?
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cosa può fare il cittadino attivo?
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come si presenta anzi “come non si presenta” e come riconoscerlo il fenomeno?
Oggi la mafia agisce in maniera sempre subdola ma più silente, insinuandosi nella società facendo leva sui bisogni, sulla sete di guadagni, di carriere facili, ecc.
Dice l’autore: Capire non per inorridire ma perché la presa di coscienza possa contribuire alla maturazione sociale ed al superamento di retaggi negativi di una Calabria che pur si trova in fase di ripresa culturale e spirituale, sostenendosi a vicenda nella crescita come persone.
Una bella opera, anche una efficace e utile vocazione quella del tenente Sframeli: voler rendere edotti del fenomeno, introdurre le opportune difese, gli anticorpi insomma.