Le feste, nella loro essenza, sono momenti di riflessione, condivisione e celebrazione di valori spirituali, familiari o comunitari. Concentrarsi esclusivamente sul cibo e sulle abbondanti tavolate rischia di far passare in secondo piano il senso di gratitudine, l’introspezione e il significato che le rende uniche.
Ciò non significa che il cibo e la convivialità siano aspetti negativi: anzi, condividere un pasto è un modo antico e potente di creare legami. Tuttavia, quando questi aspetti diventano l’unico focus, si perde l’opportunità di vivere le feste come momenti di crescita personale e collettiva.
Per mantenere vivo il loro spirito autentico, è utile cercare un equilibrio: riscoprire i simboli, le tradizioni e il loro significato originario, alternandoli alla gioia semplice e genuina di stare insieme a chi si ama.
L’aumento dei consumi alimentari durante il periodo di Natale e Capodanno è un fenomeno diffuso in molte culture.. Questo incremento è spesso legato a tradizioni familiari e culturali che celebrano le festività con pasti molto più abbondanti, rispetto alla routine, e ricchi di piatti tipici.
Insomma le scelte alimentari sono più generose.
Ed è a questo punto che si fa sentire la proposta di Bova Marina con ben quattro digestivi/amari e dintorni:
Kaciuto di Spina Santa, imprenditoria antesignana,
Képhas, agriturismo di Petri i ‘Ntoni con affiancata Villa Képhas
Dhelios,
Klimi del Ristopizzeria omonimo
Quattro prodotti di quattro aziende diverse che concludono immancabilmente i pasti promettendo di facilitare la digestione
Sperimentazioni e prodotti autenticamente calabresi
Zeppole con curcuci
Panettone con Nduia
E presto la nuova edizione della nostra pubblicazione di grande successo che ho integrato curandone progetto e layout “I sapori della tradizione” a Bova Marina nell’Area Ellenofona della Calabria.