Tra l’azzurro dello Jonio e il verde delle montagne dell’Aspromonte in posizione panoramica e suggestiva, con un centro storico raccolto, omogeneo, tipico e vivace
Quella che si sta delineando per molti italiani sarà un’estate caratterizzata da un turismo domestico e di prossimità, alla scoperta (e riscoperta) di un’Italia meno nota e dei suoi tanti tesori nascosti. Per esempio, ci sono 247 borghi certificati con la Bandiera Arancione che rappresentano altrettante mete interessanti. La Bandiera Arancione viene assegnata dal Touring Club Italiano ai borghi dell’entroterra con meno di 15.000 abitanti, considerati eccellenti, località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità.
Per questo, il Touring Club Italiano lancia la campagna “Estate nei borghi” che racconta agli italiani i piccoli comuni certificati con la Bandiera Arancione. “L’obiettivo – spiega Isabella Andrighetti, responsabile Certificazioni e Programmi Territoriali Tci – è quello di dar voce e volto alle migliaia di persone che vivono e lavorano nei borghi Bandiera Arancione, rendendoli vivi e attrattivi. Un invito, fatto da chi è pronto ad accogliere e ad offrire un’ospitalità d’eccellenza, a trascorrere questa insolita estate immersi nella bellezza dei borghi certificati da Touring”.
BOVA (capitale dello sviluppo della Calabria Greca) – “Bandiera arancione” 2020 – [ Elsa, ghost visitor TCI ]
Tra l’azzurro dello Jonio e il verde delle montagne dell’Aspromonte si incontra Bova, in posizione panoramica e suggestiva. Il paese si raggiunge risalendo la valle del torrente Sidèroni lungo una strada stretta e tortuosa che punta ai resti del castello normanno che sovrastano l’antico e caratteristico borgo su uno sperone roccioso sulla cui sommità vi è l’impronta di un piede appartenuta, secondo la leggenda, ad una regina armena.
COSA VEDERE
Nel cuore dell’area della cultura grecanica, la cui identità e tradizioni vengono preservate e promosse dagli abitanti, Bova vanta una lunga storia di cui rimangono molte tracce lungo le vie del paese. Per conoscere i principali momenti della storia evolutiva della Calabria, tappa obbligata è il Museo di paleontologia e scienze naturali dell’Aspromonte. Meritano una visita anche la cattedrale, che custodisce una Madonna con Bambino di Rinaldo Bonanno ed è posta in posizione panoramica, la chiesa di S. Leo, con un interessante nucleo di argenterie e il Museo della lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs“.
PRODOTTI E TRADIZIONI
Con gli ingredienti semplici ma dai sapori decisi della tradizione agro-pastorale, si gustano piatti prelibati da innaffiare con il vino tipico della zona, la IGT Palizzi. Tipica è la lestopitta, una frittella di farina e acqua, fritta nell´olio e mangiata calda.
EVENTI
Caratteristica e suggestiva è la tradizionale processione delle “Parme”, sculture di figure femminili di canna e foglie di ulivo, durante la Domenica delle Palme.
“Questa località è inserita in un contesto naturalistico di grande bellezza, come è quello del Parco Nazionale dell’Aspromonte; il centro storico è raccolto, tipico e vivace e presenta numerosi ristoranti, enoteche e negozi di prodotti tipici. Nel corso dell’anno sono organizzati vari eventi in cui viene promossa la cultura grecanica, fortemente legata all’identità del borgo.”