Era morta e come Lazzaro è stata resuscitata emulando un Grande antesignano.

Ora, novello Giovanni Battista, promette di farla vivere somministrando un nuovo battesimo per entrare nella comunità richiamata al ravvedimento.

Stiamo parlando della Fondazione per i Greci di Calabria e stiamo parlando di Nino Spirlì, Commissario nominato dalla Regione, che si ripromette, dopo aver restaurato gli interni dell’edificio deputato e dopo averlo riarredato in seguito alla decennale spoliazione, di farlo tornare a nuova vita come punto di riferimento identitario.

Un augurio è il meno che possiamo fare in questo momento.

Non siamo voluti entrare nelle polemiche imbastite nei mesi scorsi a proposito del nuovo statuto: nello spirito greco, abbiamo pensato di rispettare l’ἐκεχερία, cioè la tregua olimpica per il periodo delle festività di Natale e Capodanno.

E non entreremo nella polemica neanche dopo pur essendo stati protagonisti di tante vicende nel corso dei trentadue anni e più che ci separano dal suo concepimento, il 14 marzo 1992 posa della prima pietra; Leonardo Rodà sindaco, lo scrivente assessore alla cultura.

In Gennaio pubblicheremo un articolo esaustivo, riassumendo cronologicamente e senza alcuna clemenza, trentadue anni di iniziative prese o mancate che hanno reso possibile il protrarsi di una colpevole inadempienza per un tempo che neanche l’immaginazione più fertile poteva concepire nel 1992.

RINNOVO L’AUGURIO SPERANDO CHE CI SI RENDA SI RENDA CONTO DEL VALORE IDENTITARIO E DELLA FUNZIONE DI ATTRATTORE CHE QUESTA ISTITUZIONE HA PER L’INTERA COMUNITA’ GRECANICA, PER LA CALABRIA E OLTRE, CREANDO UNA SINTONIA CON L’UNIONE EUROPEA CHE DAL SUO NASCERE HA FISSATO COME PRESUPPOSTO IL RISPETTO DELLE DIVERSITA’ NEL CUI NOVERO RIENTRANO APPUNTO LE MINORANZE LINGUISTICHE E CULTURALI COME SI EVINCE DALL’ARTICOLO 2 DEL TRATTATO ISTITUTIVO.

Il motto dell’UE, usato dal 2000 è: “UNITA NELLA DIVERSITA”.

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Foto di Copertina: inaugurazione dell’Istituto IRSSEC, poi divenuto Fondazione (Copyright) – 15 maggio 1993.