L’università e le autonomie locali caposaldi fondamentali per costruire una prospettiva di sviluppo per l’area metropolitana di Reggio Calabria. Carolyn Dittmeier ,Lella Golfo ,Mario Bolognari, Orazio Polimeni insigniti del premio “Italo Siciliano e Franco Sidari”.
Si è tenuta nell’auditorium del Centro Polifunzionale Comunale “Prof. G Scopelliti” a Campo Calabro la prima edizione del Premio intitolato a “Italo Siciliano e Franco Sidari” istituito dal Comune di Campo Calabro in collaborazione con il locale Club UNESCO. A ricevere il prestigioso riconoscimento, intitolato agli accademici Siciliano e Sidari, entrambi nati a Campo Calabro sono stati chiamati Carolyn Dittmeier, economista e presidente del collegio sindacale di Assicurazioni Generali, Lella Golfo presidente della Fondazione Marisa Bellisario, Mauro Bolognari, antropologo, docente universitario, Sindaco di Taormina ed Orazio Polimeni docente di matematica e primo direttore amministrativo dell’Istituto Universitario di Architettura di Reggio Calabria (alla memoria).
La cerimonia si è aperta coi saluti del Sindaco Sandro Repaci che ha sottolineato come “in un momento difficile e denso di incognite come questo il dovere delle istituzioni è non di offrire ai cittadini, bensì di ricercare assieme ad essi prospettive di sviluppo che ci consentano di risalire la china . Di questa ricerca l’Università e le autonomie locali sono i capisaldi fondamentali .”
Dopo i saluti del Prof. Domenico Malavenda presidente del Club Unesco ha avuto luogo la presentazione , da parte del dott. Vincenzo Tromba dell’archivio di Orazio Polimeni, primo direttore amministrativo dell’Istituto Universitario di Architettura dal quale nacque l’Università Mediterranea. Successivamente i premiati hanno partecipato ad una tavola rotonda, moderata dalla giornalista scientifica Giulia Fresca, assieme a Gianluca Callipo Presidente di Anci Calabria , Francesco Calabrò, docente all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’ing. Francesco Tassone giovane imprenditore calabrese .Lavoro, formazione, innovazione, ruolo dell’università e dei comuni nello sviluppo del territorio, hanno dominato il dibattito che ha avuto aveva come tema di fondo “Per una nuova idea di Mezzogiorno. Il ruolo dell’Università a supporto delle politiche per lo sviluppo”. Sollecitati dalla dottoressa Fresca, Gianluca Callipo si è soffermato sul ruolo dei comuni nei percorsi strutturali di collaborazione con le università, il Sindaco Repaci sulla necessità per gli enti di aprirsi alle giovani generazioni raccontando l’esperienza del Comune di Campo Calabro, il professore Calabrò sul faticoso tentativo dell’Università di dare un contributo di idee alla costruzione di un percorso per la Città Metropolitana coerente con i bisogni del territorio . Carolyn Dittmeier si è soffermata sulla necessità dell’implementazione di percorsi di sviluppo del digitale nelle università, Lella Golfo ha sottolineato il ruolo delle donne nella politica e nell’istruzione in Calabria, e Mario Bolognari ha rappresentato la necessità che le università di Reggio e Messina lavorino in sinergia mettendosi al servizio di una ipotesi di sviluppo dell’intero bacino dello Stretto. Francesco Tassone ha raccontato la sua esperienza di giovane imprenditore di successo che ha puntato tutto sull’innovazione e sul coinvolgimento delle risorse del territorio. Al dibattito hanno anche partecipato gli allievi dell’istituto Nostro Repaci di Villa San Giovanni.
Ai premiati è stata consegnata da Domenico Malavenda per l’Unesco, la Consigliera Alessandra Lofaro e il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Agostino per il Comune, una formella di terracotta con lo stemma del comune realizzata dall’artista campese Annamaria Porcino impreziosita da una base in argento realizzata dal Maestro Spadafora di san Giovanni in Fiore.
Alla manifestazione è seguito il rinfresco organizzato e gestito tramite una esercitazione scolastica degli allievi dell’Istituto Professionale Alberghiero Turistico di Villa San Giovanni.