Nella giornata di oggi – presso gli Uffici della Cittadella Regionale – il Consigliere regionale Giuseppe Pedà, in un incontro con l’Ing. Pasquale Gidaro – Dirigente del Dipartimento 9 – e con l’Ing. Dattolo Responsabile dell’Edilizia Sanitaria, ha affrontato la questione relativa allo stato di realizzazione delle opere infrastrutturali relative alla realizzanda Casa della Salute di Scilla.
Per tale opera – nella programmazione triennale delle opere Pubbliche previste dall’Azienda sanitaria provinciale- è stata stanziata la somma complessiva di € 8.270.000,00 il cui investimento – ripartito nell’arco temporale compreso tra il 2018 e il 2020 – prevedeva già l’avvio dei lavori.
Invero, allo stato attuale, gli stessi non hanno avuto inizio, registrando un ritardo importante e sicuramente più evidente rispetto alla situazione della Casa della Salute di Siderno.
Da qui l’intervento del consigliere Pedà – membro della III Commissione Sanità – che ha inteso incontrare i tecnici regionali direttamente interessati dalla problematica.
Da quanto emerso da tale incontro l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria non ha ancora proceduto all’investitura nei confronti della SUA per l’avvio delle procedure di gara per l’affidamento della progettazione sulla vulnerabilità sismica.
“ L’incontro di oggi – evidenzia Pedà – nasce dalla necessità di comprendere le vere ragioni dei ritardi che , sino ad oggi, hanno impedito anche soltanto di avviare i lavori di un’opera che assume un’importanza strategica nel panorama desolante della sanità reggina. I cittadini sono stanchi di proclami cui fanno seguito lungaggini burocratiche ed inutili che lasciano le opere programmate come lettera morta. E’ una triste realtà di cui abbiamo già preso atto! La politica e la burocrazia calabrese devono avere la capacità di trasformare la programmazione in fatti concreti: ciò vale in particolar modo per un’opera come quella di riqualificazione dell’ex nosocomio “ Scillesi di America”, che rappresenta una prospettiva di benessere sanitario che allo stato resta un miraggio. Di fronte all’abisso nel quale si trova il nostro sistema sanitario è nostro compito vigilare perchè vengano ristabiliti piccoli microcosmi a tutela della realizzazione dei livelli essenziali di assistenza. Mi attiverò a breve presso i competenti Uffici dell’Azienda sanitaria provinciale, investendo della questione i nuovi Commissari Straordinari unitamente al Generale Saverio Cotticelli, al fine di sollecitare l’avvio delle procedure che sono improcrastinabili, nell’interesse di tutti noi e non certamente di una porzione di territorio calabrese. Ho potuto verificare una grande attenzione da parte degli uffici regionali preposti rispetto alle iniziative procedurali di propria competenza e ritengo che l’attenzione della classe politica, a tutti i livelli e senza distinzione di colore o di appartenenza, in questo momento debba restare massima su temi di importanza primaria come appunto quello di rendere pienamente operative strutture già esistenti e perfettamente radicate nel territorio.