Paura eh?….
Incerti del mestiere….
Bubbole… in realtà, non si ravvisa il bisogno di fomentare ulteriori ansie di alcun genere, se ne contano già parecchie in giro, su ciò che, in modo più o meno sostenibile, termine improvvisamente divenuto il vero pallino di ogni conversazione da timor panico (il dio Pan non ne approfitti) configura, questo sì, è un bel parlare, un insieme di indefinite apprensioni che spingono a guardarsi le o alle spalle da ….
Non si sa…almeno all’apparenza!
Insomma, nel farla breve, non sembra il caso di incomodare i soliti polizieschi, films o libri, stanno alla pari, con dentro mirabolanti imprese di segugi di chiara fama che fiutano tracce anche sulla sabbia.
Eh, sì, perché nella fattispecie l’azione delittuosa si riferisce in modo prosaico ma di sicuro stuzzicante, succede ogniqualvolta ci si intrattenga su argomenti mangerecci, alle attuali contrazioni temporali che inibiscono il recarsi a cena nel ristorante di fiducia a orari decenti, ovvero alla tal ora, con la giusta compagnia, appena il caso, per gustare in pace le sapide ricette romanesche servite con complice maestria dal Petronio di turno ….
Senza titolo e senza citazione poiché si rischierebbe di fare torto all’una o all’altra!
Si prevengano pure le obiezioni di rito: perché intestardirsi nell’ora della leopardiana distesa di luce lunare per godere delle prelibate gastronomie nazionali, oltre che capitoline, invece che approfittare del caldo, ormai esteso a tutto l’anno se è per questo, del mezzodì, essendo fra l’altro ad un passo dal dare finalmente ascolto alle pressanti raccomandazioni dei dietologi, a volte in sintonia con antiche perle di saggezze culinaria dispensate generosamente dai nostri nonni, anziani più che mai in auge, perfino la rete ha compiuto come nuova ..enta anni, di non appesantirsi a tavola di sera, preferendo brodini leggeri e nutrienti.
Finalmente persuasi?
Mah …
Chiedere ragguagli circa tale interiezione a quelle spensierate anguille preistoriche, surreali protagoniste dell’omonima striscia per cavernicoli, le quali, umanizzate a dovere dal loro stravagante creatore J. Hart, se ne stanno da mane a sera nel fiume a vedere scorrere le acque, niente cadaveri almeno per il momento, nel contempo rispondendo alle perplesse domande dei viandanti visibilmente interdetti …Sono o non sono delle braccia quelle che si intravedono appoggiate mollemente allo scoglio ?!
E cosa dovrebbero farsene delle anguille…
Presto detto: servono giusto per allargarle in direzione dei presenti, replicando mah come sopra..… o bah… a scelta!
In evidenza
Quella testé rappresentata non è che un tratto di classica atellana, a cui è stato aggiunto, si auspica con successo, un pizzico di pacato umorismo targato Wodehouse, allo scopo di controbilanciare i toni, alleggerendo fin dove si può e possibilmente anche oltre, la spietata crudezza delle attuali emergenze nell’intero mondo…..
Medesima regola di morigeratezza si consiglia nell’accostarsi senza pregiudizi al ruolo insolito assunto da certe gamme di colore che negli ultimi tempi fanno a gara per dimostrare tutta la loro solidarietà in campo sociale ,si potrà senz’altro definirla sensibilità o si paventa il sensazionale nei confronti di cose che peraltro sono e devono rimanere inanimate…..
Sicuri che lo siano davvero?
Mica tanto se si sta parlando di quegli stessi colori, non esistono sinonimi, che stanno man mano emigrando verso le più disparate intenzioni in diretta dagli ingenui disegni dei bambini, tutti ne avranno di sicuro sbirciato qualcuno, più o meno all’insaputa dei piccoli artisti fortemente gelosi dei loro capolavori e ne hanno ben donde, in pratica da mostrare solo a persone degne della massima fiducia.
Tra i vari Raffaello e Leonardo appartenenti al beato universo infantile,mentre sono assorti a creare con i loro matitoni , si instaura un soave filo conduttore che porta da una casetta all’altra…tutte con il tetto rosso, magari spiovente e sopra il cielo azzurrissimo , intorno il prato verde pieno di fiori di tutte le sfumature,queste ultime attese al varco da quel fantasmagorico prisma…ma certo… quello di Pollyanna suadente e birichina ideatrice del gioco della felicità!
Alt… pausa ad effetto…quante e quali gradazioni in tinta sono ammesse al momento?
Meglio schivare l’esclusione…
A questo punto è quasi d’obbligo dare una mano , per dir così, nel valutare i pregi di alcune gamme di colore, forse involontariamente trascurate dai decreti attuativi.
Che dire del color pervinca, amato da mamme e maestre nel confezionare grandi fiocchi sul grembiule di scuola elementare: un celestiale violetto, in grado di temperare il freddo azzurro dell’indaco.
Di lato sbuca, con una certa spocchia, un raro gridellino, tra il glicine e i lillà, dalle estasianti pagine di Liala, sempre in rosa ,toh …è stata appena individuata un’altra tonalità, nel raccontare alle fedeli lettrici,compresa la madre di chi scrive, passionali segreti d’amore.
Ci sarebbe perfino il ceruleo ma per adesso forse è azzardato guardare verso il cielo in libertà, almeno questo….
Tornando sulla terra, un genuino quadretto color verde, di tanto in tanto, come quello che affascina i sogni infantili, da ciò chiamata verde età, non ci starebbe poi così male….
Riepilogo, da preferire a: conclusioni
Giusto per stare alla larga da qualsiasi significato in comune con l’azione del chiudere, verbo quest’ultimo che va allargando a dismisura le proprie competenze nella già di suo faticosa vita quotidiana.
Prima o poi, meglio il prima, com’è nell’ordine naturale delle cose, si ricomincerà ad aprire i battenti, da spalancare di nuovo in faccia ai gesti normali, scompaginando con decisione i piani di tutte le demìe che ancora incombono.
Epì o pan che dir si voglia, l’angoscioso risultato riguarda il popolo e a Lui tocca ristabilire l’equilibrio finale.