Dal “Vigneto Calabria” nascono opportunità di lavoro per 13mila persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio, per un fatturato che è salito nel 2018 alla quota 100milioni circa, grazie alla crescita in valore di export (+3%) e consumi di qualità che il vino calabrese ormai assicura. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Calabria in occasione del Vinitaly di Verona, la kermesse vitivinicola internazionale, dove sarà festa grande anche per il vigneto calabrese che garantisce proprietà uniche ed irripetibili ai territori. L’esercito del vino – rileva Coldiretti – spazia dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e gadget vari, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi). Secondo uno studio della Coldiretti appunto, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 20 settori. Un “circuito” che è sostenuto anche dai record fatti registrare – sottolinea la Coldiretti – dall’export, salito nel 2018 a quota 30 milioni di euro, e dai consumi interni in fase di ascesa poiché sempre più ristoratori e cittadini consumatori prediligono far bere e bere vino calabrese. Sul fronte delle esportazioni, nel 2018 rispetto all’anno precedente – spiega Coldiretti – le vendite hanno avuto un incremento in valore negli Usa in Germania e Regno Unito. La produzione calabrese nel 2018 è stata pari a circa 145mila ettolitri. Dal punto di vista qualitativo è per oltre il 42% dedicata a vini DOC e IGT con ben 21 denominazioni. “Il vino calabrese afferma il presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto è “il comparto che è cresciuto scommettendo sulla sua identità, con una decisa svolta verso la qualità e rappresenta un modello di riferimento per la crescita dell’intero agroalimentare regionale. E’ – continua – uno dei più importanti e dinamici dell’economia calabrese che ci sta facendo crescere costantemente nella reputazione nazionale ed internazionale con un consolidamento di prestigio delle case vinicole che ampliano l’offerta con nuove etichette, sperimentazione continua e innovazione. Un comparto – aggiunge – che vede protagonisti i giovani che non hanno paura di competere e che sono attratti positivamente dal fascino che esercita e che ha tra i punti di forza identità, paesaggio ed è veicolo formidabile per il turismo. Sicuramente – conclude – un ottimo esempio di una agricoltura che vince e si afferma sui mercati e che ha nelle corde spazi ulteriori di progresso”.
Il vino Calabrese in pillole annata 2018
Addetti 13 mila
Superficie vitata 11.600 ettari
Superficie Bio 4400 ettari
Fatturato 100 milioni (+3,5%)
Esportazioni 30 milioni (+3%)
Produzione 145 mila ettolitri
Denominazioni di origine 21
Qualità 42% della produzione per vino, Doc e e Igt
Fonte: Elaborazioni Coldiretti