Un esordio da conto
Si garantisce sin da ora che,in piena zona manzoniana e relative commemorazioni,al momento ci si deve adeguare agli usi e costumi sparsi un po’ dovunque nella monumentale prosa romanzata che interloquisce a forza di latinorum ,Don Abbondio dovrebbe rivelarsi maestro in tal senso,si direbbe a sua insaputa, prevenendo eventuali obiezioni o prolessi,dei lettori pochi o molti che siano dai 25 in poi…
Nondimeno,dopo aver pagato i debiti cosiddetti letterari,si può procedere con animo più leggero sulla falsariga del celeberrimo capolavoro di antica didascalia con fidatezza acclimatato nella augusta letteratura dei nostri progenitori,sempre quei latini che in questa Roma/Urbe talvolta vagano da un’epigrafe all’altra,con qualche smarrimento circa gli accadimenti quotidiani,spesso inesplicabili a lor,chi?!medesimi,senza trovare conforto nei familiari atavici lemmi di famiglia…..
Divagazioni in tema…sì e no….
Si vada al nocciolo della questione,in questo clima si sarebbe potuta senza mezzi termini definire vexata quaestio …
Solo si ha un certo pudore a infierire ancora su algoritmi che non fanno in tempo ad appropriarsi del problema,così dicasi di intelligenze meramente aumentate, a tuffo sull’obiettivo,per quanto si possa, di enucleare una vita di spericolatezze in rete che,di fronte alle autentiche high-tecnologie umano-cerebrali,ancora in via di definitiva comprensione,spesso finiscono al….. palo …sotto il vigile occhio macchinale o da automa ,avo-robot,seconda il meta all’ultima generazione….
E però sarebbe pure il caso di ricongiungersi finalmente all’esordio in titolo pur continuando nello spandere indicazioni contromano al semplice scopo di favorire una qualche forma di dialettica,ormai pressocché improvvida una volta a contatto con le miriadi di fulminee sollecitazioni che provengono dagli altrettanto innumeri siti/social.
Repliche all’insegna della banalità?!
Purché giovino in linea con la notoria allocuzione…..
Il bello è che non c’è alcun bisogno di andare a cercare simili passatempi ché anzi ti scovano da sé, essi stessi in un fiat appena sospirato,richiami del tutto casuali a bibliche reminiscenze illuminanti….
Andando al dunque
All’origine della presente esposizione sta pur sempre un truce dispensatore di vocaboli ordinati per alfabeto da e in latino/italiano di cui vale la pena rimirare la straordinaria copertina in verde scuro,tra il cupo e il fosco, vera curiosità da gabinetto museale ormai risalente a parecchi lustri fa….
Di primo acchito,essa sembra incisa con l’antica dignità di un bulino a rappresentare il gemmato fogliame d’albero che illeggiadrisce un bucolico paesaggio di casette di paese poste a semicerchio in collina dove è d’uopo cogliere i frutti in labore, dalla fine dicitura contesa tra svolazzi da cartiglio che adombra una letizia d’altri tempi speranzosa di camuffare al meglio l’apparenza più ingannatrice che mai….
Difatti tra le dense pagine emergono quotidiani travagli da addebitare ai soliti immusoniti studentelli impelagati nella cerca del significato dei vari vocaboli in lingua dei Padri,greci o latini importa la immortale civiltà che hanno tramandato con diletto/affetto fino ai sottoscritti,ovviamente a saper cogliere e apprezzare con grato impegno…..
Toh….quasi un grido di esultanza …si è appena palesato,neanche fosse una ctonia divinità che sbuca dai sotterranei del severo vocabolario,l’originario termine che da il là a queste considerazioni incentrate su una notitia che nei tempi odierni,sorpresa!! fornisce l ‘esatta traduzione della parola pubblicità!
Se ci si sofferma di un tanto così a riflettere balza evidente all’attenzione che…
Il termine latino s’attaglia in modo giustappunto impeccabile nel rendere la pubblicità , in un sol detto,la notizia,nel senso più lato,anima del commercio,bisognoso di informazioni per andare avanti!
E ora sì che ci si può sbizzire, spigolando tra desideri e capricci che vanno opportunamente fomentati altrimenti che senso avrebbe pubblicizzare i relativi ingegnosi prodotti pronti per servirvi,signori e signore,in ordine alle esigenze più svariate…
Più che accettabile,anzi piacevole quando si tratta di imbastire sontuose colazioni da consumare in un radioso mattino sognante in allegra compagnia di bimbi e cuccioli allettati da mirabilie dolciarie di ogni genere effettivamente reperibili sul mercato….
Anche qui non è tutto oro quello che luccica,ossia, nel caso suddetto la nota stonata é rappresentata da una rapida scenetta che mostra una delicata fatina/bimbetta,con un che di elfa dalle alucce rosa la quale,avvicinatasi con fare ingenuo alla famigliola intenta a gustare un mattiniero cappuccino viene scacciata,per dirla tutta, schiacciata al pari di fastidiosa mosca,ritrovandosi indolenzita sulla tovaglia….
E le va ancora bene!!
Ammonimenti e proclami ad ogni quadrivio contro l’esecrabile violenza sulle donne che in battibaleno vanno a farsi benedire…
Cosa mai deve preoccupare i benpensanti?!
In fin dei conti nella pubblicità in questione si tratta solo di un delizioso personaggio di fantasia,che sarà mai!
Nella sterminata platea di spot-raccontini per reclamizzare ogni genere di prodotti vanno decisamente per la maggiore quelli dedicati ad alleviare noiosi disturbi digestivi,perfino un bicchier d’acqua a volte può risultare insalubre, nonché sofferenze nella varie parti del corpo,cominciando dalla testa.
A seguire si passa a volo radente su tutte le articolazioni senza tralasciare alcun muscolo, tra uso di pasticche,gel e pomate,finendo con l’assestarsi sul più temibile…quel mal di denti che …
Se ne salvi uno di appartenente alla splendida essenza umana che non ne abbia ferocemente fatto le spese nei momenti meno indicati…
Magari prima di pronunciare il fatidico sì?!
Perché non aver provveduto in tempo,suggerisce la solita vocetta in pubblicità?
Per farla breve al momento ne esce fuori una popolazione perennemente assillata,prostrata,ammaccata,infelicitata da un’esistenza piena di dolori che in senso psico-semantico nonché somatico risponde al vero,evitando accuratamente ogni risvolto,anche alla lontana filosofico….
Non si è ancora giunti all’apice
Dall’incommensurabile levità del gaudioso di musiche,attori sulla cresta dell’onda, blasonate storie di vita corrente esegeticamente interpretate,compendio di piccole favole serali per la buonanotte a bambini e adulti,nato con il nome di Carosello alla attuale,odierna era del …tronetto!
Ancora un attimo e il concetto verrà chiarito,si spera, al meglio…
Si passa in modo repentino da smorfie di inaudito grottesco da repressione urinaria,riferimenti appropriatamente non casuali in un profluvio di pannoloni/lini, a precipue descrizioni al di là di ogni comprendonio su funzioni fisiologiche da sempre connotate entro adeguati limiti e che da sempre non guasterebbe continuare ad ammantare di una pacata riservatezza.
Una certa serenità viene in parte recuperata stando nel modo più comodo consentito dal luogo e dal sedile che di solito vengono utilizzati il più possibile in sessione solitaria.
Unica eccezione la pubblicità,sempre lei ad intromettersi senza ritegno,inculcando l’idea di potere indire,prima o poi,pubbliche riunioni assembleari anche lì!
Pertanto subito all’epilogo mantenendo il necessario buon gusto.
Non è più questione di anima Fordiana dal leggendario costruttore di automobili nonchè geniale facitore del motto poco sopra citato,quanto di non reiterare vertiginosi scadimenti comportamentali ad un passo dal trivial/buffonesco che,suscitando indesiderati effetti di segno contrario, rendano meno vendibile il prodotto pubblicizzato.
Mirella Violi