In questo giorno, 70 anni fa, gli Stati membri delle Nazioni Unite si riunirono per adottare la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, un passo che ha riconciliato il mondo dopo la più grande tragedia della storia umana. Da allora abbiamo fatto molta strada.
La Dichiarazione universale si è dimostrata la pietra angolare del diritto internazionale in materia di diritti umani, sulla quale molti paesi hanno costruito un’architettura dei diritti umani solida e resiliente. Oggi il numero di persone i cui diritti umani sono adeguatamente rispettati è il più elevato nella storia dell’umanità. Il 70º anniversario della Dichiarazione universale è un momento propizio per esaminare più da vicino come i diritti umani abbiano complessivamente influenzato le nostre società.
Per questo motivo, insieme ai paesi partner di diverse parti del mondo, quest’anno l’Unione europea ha lanciato l’iniziativa “Good Human Rights Stories”, per mostrare al mondo che la promozione e il rispetto dei diritti umani consentono alle nostre società di crescere in modo più saldo e più resiliente.
Riflettere su queste storie può essere fonte di speranza e di ottimismo, ma non possiamo dare i diritti umani per scontati. Conosciamo i problemi che ancora affliggono il mondo: violazioni dei diritti umani, indebolimento della democrazia e riduzione degli spazi per la società civile.
Da quando è stata adottata la Dichiarazione universale, la società civile e i difensori dei diritti umani hanno contribuito alla promozione e alla tutela dei diritti umani attraverso il dialogo pacifico e la costruzione di democrazie pluralistiche.
In tutto il mondo crescono le pressioni nei confronti della libertà di espressione e dello spazio civico, anche attraverso attacchi violenti, sparizioni forzate e regimi di registrazione punitivi. L’UE rimane una convinta sostenitrice della società civile e continueremo a impegnarci per agire e denunciare le vessazioni e le intimidazioni nei confronti della società civile, in particolare verso le donne e le organizzazioni giovanili. Il sostegno ai difensori dei diritti umani, compresi i difensori dei diritti umani delle donne, è al centro della politica esterna dell’UE in materia di diritti umani ed è una delle sue massime priorità. L’UE è il principale donatore mondiale di aiuti alle organizzazioni locali della società civile, con 2 miliardi di euro all’anno che corrispondono a due terzi del sostegno globale.
In questa giornata l’UE ribadisce inoltre il suo fermo impegno a favore del sistema multilaterale dei diritti umani, che rappresenta la piattaforma più idonea per consentire alla comunità internazionale di affrontare nel miglior modo possibile le violazioni dei diritti umani e per accertare le responsabilità, sia a livello internazionale che a livello regionale. Attuando il quadro internazionale in materia di diritti umani all’interno dell’Unione, ci atteniamo alle stesse norme che vogliamo veder rispettate dai nostri partner in tutto il mondo. Tale impegno comprende il nostro costante tentativo di migliorare la situazione dei diritti umani entro e oltre i confini dell’Unione.
Così facendo, continuiamo a onorare l’impegno assunto 70 anni fa, che ruota attorno al dato fondamentale che tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali e al concetto che tutti dobbiamo agire con spirito di rispetto e solidarietà.
Promuovere e proteggere i diritti umani (informazioni generali)