Mappe e denominazioni conclusive all’attenzione degli uffici preposti sia per la parte tecnico/realizzativa che per quella economica.
Per ragioni economiche si procederà per gruppi di vie compatibilmente con il budget.
La prima tranche è di circa trenta vie prevalentemente attinenti denominazioni di sindaci e tre donne.
A prescindere dalle lungaggini che connotano una dilatazione ventennale del tempo (sei sindaci e tre commissariamenti) che si scontra con ogni aspirazione a superare il gap che ci separa da altre realtà in progresso, preso atto della diffusa scarsa sensibilità nell’individuare gli obiettivi a cui tendere concentrando sinergicamente gli sforzi, il quadro odonomastico risultante è completo e non ha trascurato gli aspetti identitari di Bova Marina
Premessa
Siamo nel lontano 2011 quando, al termine dell’Amministrazione avente sindaco il dr Giovanni Squillaci, una Commissione preposta completa i lavori di riordino e ampliamento della toponomastica che vengono legittimati a tutti i livelli, Giunta, Prefettura, Consiglio Comunale.
Propone nuove denominazioni solo con riferimento alle numerose vie che ne erano sprovviste, conferma precedenti denominazioni entrate nell’uso, proposte anni prima da una cooperativa incaricata e mai sottoposte ad approvazione istituzionale.
Con i vincoli derivati dalle denominazioni preesistenti, tutte mantenute, le nuove vie sono state concepite nei limiti del possibile con criteri omogenei per area, ad esempio tutti letterati, tutti scienziati, ecc.
In sostanza nomi di realtà o di persone che valorizzano gli usi, le memorie, la storia o che comunque si rapportano ai valori fondanti nei quali si riconosce la comunità cittadina.
Si trattava, a questo punto di passare alla fase operativa: verifica delle necessità cioé tabelle, numeri civici, via per via, censimento relativo alle persone che vi abitano, rinvenimento delle risorse, acquisizione tabelle e numeri civici, apposizione dei medesimi, adeguamento anagrafico, in modo da far sparire il famigerato snc (senza numero civico) che sa tanto di altro.
Passano dieci lunghi anni, il tempo in Calabria non conta, così come non conta che decine di vie sono senza nome e gli abitanti che vi abitano senza indirizzo.
Cambiano le amministrazioni, abbondano i Commissari, anche a tre per volta, uno potrebbe pensare inviati per rendere efficiente una macchina amministrativa che funziona male, niente di tutto questo, anzi sembra che siano li, più che per modellizzare le condotte di quelli che sostituiscono, ritenute errate, per vessare i cittadini con balzelli portati al massimo possibile, come prevede la normativa, forse per punirli delle scelte amministrative fatte in precedenza.
Arriva l’ultima amministrazione, quella diretta dall’on. Zavettieri, nel 2021 si riprende il discorso, ma non si passa alla fase attuativa, ci sono esigenze nuove e diverse, occorre integrare le scelte precedenti con nuove denominazioni.
Diciamo che questa nuova esigenza alla fine risulta per certi versi positiva perché avviene non come correttivo ma nella continuità e nel rispetto delle determinazioni precedenti senza nulla togliere, come è giusto che sia.
Ma non tutti la pensano così, qualcuno se potesse si farebbe la toponomastica sua con amici e parenti. Ma questo non è accaduto pur avendo accolto tutte le istanze lecite. Questa ripresa dell’attenzione ha consentito di inserire tre donne nella toponomastica e altri personaggi che nella precedente elaborazione erano ancora in vita.
Non ha consentito di inserire tre nominativi meritevoli perché non sono passati dieci anni dalla scomparsa, pur essendo prevista la deroga nella normativa vigente, ma sono in stand by.
Presenteremo il tutto analiticamente un po’ per volta, per ora diamo uno sguardo sommario.
È evidente che disporre tutte le tabelle e numeri civici di tutte le vie che ne sono sprovviste è un onere difficile da sostenere, per cui, su idea del Sindaco, la Commissione concorde, si è scelta la strada della gradualità sistemando poche strade per volta nei limiti del budget disponibile nel contingente.
È l’unica modalità perseguibile non potendosi protrarre un’inadempienza che dura da troppo.
Il criterio di gradualità si basa sulla diversificazione per tipologia, per dare un quadro dell’attenzione che si è data ai diversi ruoli e realtà culturali: sindaci, persone che esaltano la nostra identità culturale nel mondo greco, ebraico, storico, letterario,ecc, artisti di successo, donne e docenti di assoluto valore, persone che hanno dato la vita per aver esercitato con coerenza il proprio lavoro.
Ora il tutto è nelle mani degli uffici appositi per la parte tecnico/realizzativa ed economica.
Io stesso ho fornito la mappa con le nuove vie che avevo fatto elaborare nel 2011 quando si era insediata la prima Commissione, grazie all’apporto tecnico della dott.ssa Raffaella Leone. Ovviamente ho provveduto personalmente a intervenire sulla mappa per modificarla per aggiungere le nuove vie. Il tutto era nato per sopperire all’Amministrazione Comunale facendomi, come presidente dell’Università per la terza Età, approvare un progetto, dall’Assessorato alle Minoranze dell’Amministrazione Provinciale, facendo leva sull’esistenza delle denominazioni traslitterate in greco. La mppa può essere ammirata al primo piano del Municipio ben incorniciata, dono dello scrivente.
Tale lavoro è stato accompagnato da una pubblicazione, con l’elenco delle vie, la doppia denominazione, italiano e greco, notizie sul toponimo. Si spera di poterla riprodurre ad uso dei cittadini accompagnata dalla mappa.
Le vie
Con queste premesse, partendo da Ovest e andando verso Est, cioè dal confine con Condofuri al Confine con Palizzi, segue la presentazione.
Quella che era denominata genericamente con il toponimo contrada Vivo viene così diversificata:
Il tratto di ss106 fino allo svincolo che porta all’autostrada resta via Vivo per conservare il toponimo, si aggiungono, sotto ferrovia, via Stella Maris, a ridosso dell’omonimo villaggio, sopra lo svincolo Via San Costantino di Bova, monaco greco, e via Sant’Elia di Kome, santo sia per la chiesa cattolica che ortodossa.
Superato lo svincolo si entra nell’altro toponimo contrada Vena.
La ex SS106 diventa via Vena fino al Ponte Pugliatti sopra la fiumara Vena. Sotto Via Gioacchino da Fiore e Rada Azzurra Ovest, Sopra Via Barlaam da Seminara e Via Filippo Violi dopo che passeranno i dieci anni dalla morte.
Si entra in località genericamente denominata Marzullia, toponimo che viene conservato in una Via Marzullia nella parte alta. Sopra la via principale, che rimane fino alla Rocca Bianca o di Tripepi, Corso Umberto I, erroneamente denominata via Nazionale, abbiamo: Via Milone da Crotone, Via Sandro Pertini, via Antonino Scopelliti, Via Giovanni Gentile, ratificata la Via Aldo Moro, Via Costantinopoli, via Giuditta Levato, Via Giovanni Stilo (sindaco) in luogo di Via Perugia fino all’incrocio con Via Domenico Palamara (ratificata), seguono Largo Don Ruggero Coin e, sul lato destro di Via dei Salesiani e sopra fino al viadotto della superstrada – siamo in località genericamente denominata Mesofugna, altro storico toponimo – Via Costantino Nikas (in attesa che passino i 10 anni), Via Socrate, Via Pasquale Neri fino alla discesa verso la Sc. Elem, Largo Mesofugna (si conserva il toponimo che era dell’intero quartiere) tra scuola elementare e Villetta Gramsci (den. ufficializzata), poi Largo Pietro Autelitano che è lo spazio davanti all’ingresso della Scuola Media.
Segue il blocco denominato Parco Megali Ellada comprendente: Palestra Comunale “lidia Faenza”, Giardini Mia Martini, Piazza Rino Gaetano, Piazza Mino Reitano e , tra le ultime due, Auditorium Nosside. La strada ad ovest del Parco è Via Carabiniere Arconti e, poco più avanti sul lato destro Via Bruno Casile.
Continua il quartiere con Via Pasquino Crupi, sono passati i fatidici dieci anni dalla scomparsa, e, a nord della scuola media come traverse di via Berlinguer, le vie La Cava, Alvaro, Padula, Preti, Campanella. La traversa che porta al Liceo e fino al viadotto è Via Giovanni XXIII, dopo il viadotto è Via Galilei e tale rimane dopo la curva verso lo Stadio. Sulla destra, dopo il viadotto, c’è via Zanotti Bianco, via De Nava, via Salvemini, via Franchetti, Via Gorki. Rimangono i toponimi tradizionali alla destra del Liceo e di via Galilei, cioè via Vrica e via Varelli.
A Nord del Liceo Via Copernico, via Marconi, via Volta, via Zaleuco, via Leonardo da Vinci. La via Galilei termina prima della piscina coperta Odisseas[EC1] , poi diventa via Tonio Licordari (sospesa in attesa dei soliti 10 anni) fino al torrente Vena, per poi diventare via san Niceto fino all’ex discarica, La strada a ovest dello Stadio Veterani della Sport che porta alla via Aldo Moro e fino al viadotto è via Eutimio Locrese.
La strada che porta a Bova è Via Chora per tutto il territorio Comunale.
Procedendo verso il Centro, la Via Monte Cucco diventa Via Antonia Zappia fino alla via Tenente Pugliese, poi resta Monte Cucco; la Via Monte San Michele si interrompe nella via Tenente Pugliese e poi diventa Via Pietro Viola. La strada ad ovest della villa è Via Pietro Timpano e quella che sale dietro l’Istituto Marzano è via Caterina Marzano.
La via Tenente Pugliese ora comincia da via Pietro Timpano e prima diventa Via Bettino Craxi in attesa di autorizzazione, fino all’ex Mercato Coperto oggi Guardia Medica.CC
La via Fiume diventa, all’inizio e fino all’ex via Tenente Pugliese, via Domenico Larizza, poi continua con lo stesso nome.
La strada ad est dell’Istituto Marzano diventa via Domenico Pizzi.
Nella parte alta di via Fiume, a destra, c’è Via Foscolo, via Dionysios Solomos e via Giovanni Andrea Crupi. Il parcheggio della Stazione ferroviaria diventa Piazzale Edoardo Musitano. Tra la via Mazzini e la via Concordia lato Piazza Vittoria c’à Vi G.Di Vittorio. Qui siminterrompe la via Garibaldi che diventa via Francesca Tuscano verso la fiumara Siderone. In alto alla fine e alla sinistra di via Borgo c’è via Norma Cossetto. In basso , all’inizio della via Marina, c’è la Villetta Vespia
Oltre la fiumara Siderone. Davanti al mare e lungo il lato del villaggio san Leo, Via Thalassa. Alla destra della fiumara c’è Contrada Amigdalà, gruppo abitazioni, sotto la superstrada, lato sud, Via Tripepi, Via Maresciallo Marrari, via Giuseppe Saccà.
A nord della superstrada, la parallerla è via Amigdalà, la strada verso Bova e in tutto il territorio comunale è via Salesiane Oblate. Oltre verso nord, via Abate di Saint Non, Via Lear, via Greci di Calabria, via Bertone Misiano, via Spina Santa, Via Angela Merianou, via Karanastasis, via Rohlfs.
Andando oltre Capo San Giovanni D’Avalos c’è via Climi fino al Sottopasso Climi, poi resta via Guardiola fino al Viale Magna Grecia, alla sinistra del quale sale Via Ibico da Reggio, quindi sotto via Donnolo Shabbetai e sopra via della Sinagoga, via del Baglio e contrada Deri. Più avanti via Scyllaca e poi via Agrillei. Sopra via Guardiola ci sono Via Cortilivari e via A. Catanea. La via lungo il mare da meglio completare, prende il nome di via San Pasquale a Mare.
Da notare i tre importanti toponimi: Deri, Scyllaca, Agrillei e inoltre il Baglio, ruderi, dopo il terremoto del 1908, del castello del ‘700 appartenente alla famiglia Nesci. I suoi merli ghibellini, di foggia a coda di rondine, hanno ispirato al progettista la merlatura del Municipio.
La prima commissione che ha operato nel 2011, Amministrazione Squillaci.
Presidente: Caterina Autelitano, segr. Giovanni Plutino, Giovanna Briguglio, Pietro Borrello, Elio Cotronei – Giuseppe Tuscano, Santo Scialabba , Annunziato Squillaci, Gennaro Salvatore Dieni, Filippo Altomonte.
La seconda Commissione nel 2021, Amministrazione Zavettieri.
Presidente: Saverio Zavettieri , il Consigliere Silvio Cacciatore, i proff Pasquale Casile, Salvatore Dieni, Pasquale Amato, il prof. Elio Cotronei, integrato in qualità di consulente.
FOTO © UTE-TEL-B Elio Cotronei