“Come volevasi dimostrare ‘la frittata è stata fatta’! Altro che ‘boom economico’, come annunciato dal Ministro del Lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio. Il cosiddetto Decreto Dignità – sottolinea Flora Sculco, presidente del gruppo consiliare ‘Calabria in rete’-, ha prodotto i suoi effetti devastanti provocando un danno occupazionale incalcolabile che, allo stato, riguarda circa 400 lavoratori dipendenti della Abramo Customer Care di Crotone e che ora per effetto del famigerato decreto sono privi di qualunque contratto”.
“Non c’è che dire! L’osannato cambiamento’ colpisce i più deboli che si trovano a dover interrompere un percorso lavorativo che qui nel profondo Sud, a Crotone, può essere l’unica speranza di futuro. Infatti, i lavoratori ‘licenziati dal decreto’, come tanti altri che già intravedono questa nefasta prospettiva, sono – aggiunge la Sculco- in grandissima parte collocati nelle aree più svantaggiate del nostro Paese. In queste realtà. le opportunità di lavoro costituiscono una preziosità da difendere e tutelare e semmai da moltiplicare e sviluppare. Nel caso del decreto dignità si interrompe un percorso di stabilizzazione e di speranza che tanti uomini e donne hanno allevato giorno dopo giorno, mese dopo mese, e che oggi vedono bruscamente svanire”.
Conclude Flora Sculco: “Bene hanno fatto i lavoratori che, nella giornata di ieri, hanno promosso un sit-in di protesta e ai quali esprimo tutta la mia vicinanza, dichiarando la piena disponibilità a valutare ed intraprendere ogni utile iniziativa mirata a trovare le possibili soluzioni che, in questo caso, non sono e non possono essere ritenute una ‘trasgressione’ al decreto, bensì affermano equità e giustizia sociale, principi cardine della nostra Costituzione”.