Il 4 febbraio si celebra il World Cancer Day, la Giornata mondiale contro il cancro, promossa dalla UICC (Union for International Cancer Control) e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Lo slogan per il triennio 2019-2021 è “I Am and I Will”- “Io sono e Io farò”, un invito all’azione e all’impegno personale, associazionistico e istituzionale. L’iniziativa vuole sottolineare l’importanza dell’agire individuale e dell’impegno personale sulla prevenzione dei tumori, migliorando l’accesso agli screening oncologici. L’obiettivo è salvare vite, aumentando la consapevolezza sulla malattia in modo che le persone riconoscano meglio i sintomi, facciano prevenzione, evitino i comportamenti a rischio.
Proprio riguardo l’importanza della prevenzione nella lotta contro il cancro il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha sottolineato: “E’ particolarmente strategico investire nella prevenzione e nella ricerca, supportando la comunità scientifica nella lotta contro il cancro.”
I numeri
In tutto il mondo il cancro è una patologia in costante crescita. Secondo i dati del Report Aiom-Airtum “I numeri del cancro in Italia – 2020” in tutto il pianeta sono stati stimati 18 milioni di casi di cancro nel 2018.
In Italia nel 2020 secondo le stime del Rapporto Aiom-Airtum sono diagnosticati circa 377.000 nuovi casi di tumori maligni (esclusi i carcinomi della cute non melanomi): 195.000 negli uomini e 182.000 nelle donne. Nel 2019 le nuove diagnosi di cancro sono state 371mila.
Anche per il 2020, si legge nel Rapporto, il tumore più frequentemente diagnosticato è il carcinoma mammario (54.976, pari al 14,6% di tutte le nuove diagnosi di tumore) seguito dal carcinoma del colon-retto, polmone, prostata e vescica. Negli uomini la neoplasia più frequentemente diagnosticata è il carcinoma della prostata, che rappresenta il 18,5% di tutti i tumori diagnosticati.
La sopravvivenza in Italia a 5 anni dalla diagnosi
A cinque anni dalla diagnosi, secondo i dati dell’ultimo Rapporto Aiom-Airtum, si registra una sopravvivenza del 63% nelle donne (in cui il tumore più frequente è quello mammario) e del 54% negli uomini. Risultati importanti anche nel paragone con quelli di altri Paesi europei, che testimoniano la qualità dell’assistenza oncologica nel nostro Paese, che si colloca ai vertici sia in Europa che nel mondo.
In aumento anche i cosiddetti “prevalenti” vale a dire le persone che vivono dopo aver avuto una diagnosi di tumore: nel 2020 si stima siano oltre 3milioni e 600.000 (aumento del 3% annuo), un terzo dei quali può essere considerato guarito.