Un sit – in, quello organizzato da Coldiretti e ANBI Calabria a Trebisacce, che ha visto la partecipazione di agricoltori consorziati, presidenti dei Consorzi della Calabria, dirigenti Coldiretti, rappresentanti delle Amministrazioni Comunali e sindacali. La frase che accomunava tutti “giù le mani dai Consorzi di Bonifica”. Il Presidente del Consorzio di Trebisacce e dell’ANBI Calabria Marsio Blaiotta è subito entrato nel cuore del problema: “l’amministrazione Oliverio ha ostacolato l’attività dei consorzi, ha affermato, da tempo ci siamo resi conto della situazione e per questo già a giugno 2017, alla cittadella regionale con una grande manifestazione, abbiamo chiesto un cambio di rotta, ma questo non è avvenuto. Avevamo posto problemi concreti: pagamenti dei crediti di forestazione, Piano Irriguo Regionale, ammodernamento della rete irrigua di proprietà della Regione con risorse del POR-Calabria 2014\2020, Patto per la Calabria e Piano Junker, non ultimo la dotazione di mezzi per la pulizia dei canali, stradelle e piccoli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico, previsti con il finanziamento delle leggi regionali e del Fondo di Rotazione per la Progettazione. Di tutto questo niente. Anzi, difficoltà burocratiche, per non dire bastoni tra le ruote, continue da parte del Dipartimento Regionale Agricoltura. La ciliegina è stata l’avvio del procedimento di commissariamento del Consorzio di Trebisacce che è totalmente illegittimo, non sussistendone le condizioni, come peraltro è stato ampiamente argomentato con delibera dall’intero Consiglio dei Delegati. Il consorzio di Trebisacce, da documenti ufficiali – ha riferito – deve ricevere dalla Regione per i crediti della forestazione, ben 15 milioni di €uro (tutto il sistema consortile circa 83milioni di €) e 5,5 mil per le mensilità degli ex dipendenti del Sibari Crati, che lo stesso Ente regionale si era presa l’impegno di pagare. La beffa è che la regione, con delibera di giunta del 26 luglio scorso, per tali crediti ha istituito una commissione che deve accertare entro il 2022 la somma dovuta, che per una parte era già stata definita nel 2013. La mancanza di confronto- insiste Blaiotta- è certificata dal fatto che è la prima volta che un Presidente di Regione nonché Assessore all’Agricoltura non abbia mai fatto un incontro con tutti i Consorzi della Calabria, ignorando di fatto l’esistenza dell’ANBI Calabria, riconosciuta con Legge Regionale”. Il Vicepresidente dell’ANBI Calabria e del Consorzio di Crotone Roberto Torchia, ha rimarcato l’importanza dell’autogoverno, messa in campo in questi ultimi 10 anni, con una capacità unica di innovazione e tanti sacrifici. E’ evidente – ha chiosato – che ci siano gli appetiti della politica, e questo si manifesta a pochi mesi dalle elezioni regionali e da quelle consortili. Siamo – ha affermato a nome di tutti i Consorzi – al fianco del presidente Blaiotta, con la Coldiretti e l’Anbi a sostegno di tutte le iniziative che si svilupperanno”. Il leader della Coldiretti Calabria, Franco Aceto, ha rivendicato il lavoro di questi anni di tutti i Consorzi di Bonifica, sempre a fianco dei Comuni e delle esigenze del territorio e degli agricoltori, che non può essere buttato al vento o peggio farne una Sanità 2. “La Regione – ha continuato – non ha voluto confrontarsi con il sistema consortile calabrese, non ci sono mai state in questa legislatura occasioni di dialogo e di programmazione, in particolare con il presidente Oliverio. Il problema dei crediti che i consorzi vantano nei riguardi della regione sono il sintomo di una grave malattia, il disinteresse della politica nella gestione del territorio nell’interesse della collettività. Aceto lascia comunque la porta aperta:“Siamo disponibili – afferma in conclusione – ad un confronto pacifico e nel reciproco rispetto al fine di poter affrontare la situazione. Certo è – conclude – non consentiremo a nessuno di mettere le mani sui consorzi di bonifica dopo anni di duro lavoro”