L’avanguardista Grazia Marrapodi Lamma si specchia nella sua arte. Anzi, fa di più. Obbliga lo specchio, in un arduo parallelismo, a seguirla e ad imparare dalle sue “riflessioni”, senza contraddittorio. Irriverente, quanto basta, versa i colori incandescenti,  osa sulla materia e lascia, senza alcun equivoco, la sua impronta.

È Lei!   Accorata e radicata. Guevarista e femminista.  Irregolare o sovvertitrice di regole; insomma, per niente accomodante, l”accosterei a quel tale Stirner che d’anarchia riempì, compose  e fece tracimare la sua opera,” l’Unico”.

E quando la sorprenderete a posare una rosa rossa, fra linee graffiate,  non crediate che ceda al manierismo, niente fa sovvenir “di dame,  cavalier, d’arme, e d’ amori”, piuttosto,Grazia Marrapodi Lamma se ne fa dono,  a sottolineare, “in rosso”, la sua Presenza, quasi a rivendicarLa: Sono io e io stessa mi riconosco!

Tuttavia se posso, mi piace sovvertire il sovvertito (dunque, anche quando non posso!) e portarmi i significati,  “dove mi pare”, e lì incontrarsi per la conciliazione! Mi servo solo di due, delle tante parole  che Grazia fa accomodare e conversare tra le sue cornici!

Così trasformo il femminismo (con le sue conquiste) in femminile, che non è avverso e non conosce genere. Toglie l’opposizione e, in una rivoluzione gentile,  tende a unire, ricostruendo così quell’Anarchia che partorisce “un Unico”, quello in cui credo e auspico, senza divisione.

Lotto con le parole, le accolgo e accorta le onoro quando temerarie tornano, sparse, sulla tela, e fuori. Le parole, sì, che hanno in sé il potere di fare e di disfare. Come ogni arte!
Poi mi fermo, provo a riguardare, scrutando i dettagli, sorrido alla Bellezza, e Le riconsegno l’Opera!

DI REDAZIONE

Originaria di Borgosesia nel Vercellese, nipote di un violinista e artista poliedrico, nonché studioso: i cromosomi non mentono lasciando in  eredità il talento artistico.Si trasferisce a Reggio Calabria, viaggia molto, ha occasioni di nuovi e pervasivi stimoli che risvegliano un’attitudine profonda, per l’arte appunto. Molte mostre, a Reggio e in Italia, e tanti apprezzamenti.  Personalità inquieta e sempre in crescita, con un produzione che proietta il suo io e consegna forti sensazioni