Un pomeriggio di grandi emozioni e di straordinaria bellezza per l’Accademia del Tempo Libero che, con la sua Presidente Silvana Velonà, ha organizzato una visita guidata all’antichissima biblioteca magistrale dello storico Liceo classico “Tommaso Campanella”.
Un preziosissimo patrimonio librario di circa 18 mila volumi che si è arricchito nel corso di due secoli di storia, quello custodito dal liceo, che i soci, molti dei quali già alunni o docenti della scuola, hanno voluto conoscere in modo più approfondito.
La visita si è resa possibile grazie alla collaborazione con la dirigente scolastica Carmela Lucisano nell’ambito del progetto “Leggendo Leggendo- incontri di promozione alla lettura”, ideato e coordinato da Matilde Bartolo.
Due giovanissime studentesse del Liceo, accompagnate dalle professoresse Lucrezia Laganà e Paola Lucia Latella, hanno raccontato, la storia della città attraverso i miti, le leggende, la poesia, la lettura di brani in greco e latino in un abbraccio tra antico e contemporaneo che ha emozionato i presenti. Una narrazione appassionata e dettagliata, che lascia ben sperare nel futuro.
Paola Lucia Latella ha poi, tracciato le linee della storia del Liceo Classico, le cui origini remote risalgono al 1564, quando i Padri Gesuiti fondarono a Reggio un loro collegio destinato agli insegnamenti umanistici, per arrivare poi al Liceo delle belle lettere, istituito nel 1814 a seguito di un decreto di Gioacchino Murat, al Real Collegio, voluto dai Borboni e, finalmente, al Liceo Ginnasiale istituito dopo l’Unità d’Italia. Da oltre due secoli il Liceo Classico di Reggio, intitolato a Tommaso Campanella, si pregia di avere docenti illustri che hanno contribuito e contribuiscono alla formazione umana e culturale di studenti e studentesse.
Intitolata alla poetessa Gilda Trisolini, l’attuale biblioteca è costituita da circa 18 mila volumi e racchiude un’aldina, 5 cinquecentine con le Commedie di Plauto e gli Epigrammi di Marziale e un incunabolo con le lettere capitali scritte a mano, datato 1450 circa, che contiene il De Inventione di Cicerone.
L’illustrazione dell’enorme patrimonio librario, la lettura di alcuni epigrammi di Marziale da parte di Maria Bambace, il saluto di Eugenia D’Africa figlia del compianto Preside Giacomo D’Africa eun breve dibattito hanno concluso un pomeriggio di grande spessore culturale per ricordare, apprezzare e amare le nostre radici senza mai più dimenticare.
Da Federica Morabito