Crucoli (KR) – Sono iniziate nella tarda mattinata odierna le operazioni di demolizione di un capannone abusivo in seguito all’ordinanza emanata dal comune di Crucoli. La costruzione era stata edificata nel demanio dello Stato in un’area d’attenzione del fiume Nicà, anche soggetta a vincolo paesaggistico.
Il fabbricato era stato individuato e sequestrato dagli uomini della stazione forestale Cirò nel gennaio 2015 perché realizzato in assenza di permesso di costruire e nullaosta paesaggistico ambientale. La superficie interessata dalla costruzione, estesa circa 60 m2, per di più ricadeva nel demanio statale lungo l’argine destro del fiume Nicà in area d’attenzione per rischio idraulico censita dal PAI (Piano di assetto idrogeologico) fra le aree storicamente inondate.
La responsabile dell’abuso, una pensionata residente a Cariati (CS), era stata condannata dal tribunale con sentenza divenuta irrevocabile. Nonostante tutto aveva proceduto al completamento della copertura del capannone rurale ed era stata nuovamente denunciata dai carabinieri forestali per violazione dei sigilli, oltre che per l’abuso edilizio.
L’Amministrazione del comune di Crucoli, attualmente gestita dalla Commissione straordinaria, ha incaricato un’impresa per procedere alla demolizione. Le spese relative saranno imputate alla responsabile dell’abuso. Continua così a dare i suoi frutti la convenzione sottoscritta dalla Procura della Repubblica e dalle Amministrazioni comunali, tesa a demolire gli immobili abusivi. La demolizione si aggiunge alle altre già realizzate nel territorio della provincia di Crotone nel corso dell’anno appena passato, dando un segno concreto della volontà delle Amministrazioni pubbliche di tutelare il territorio contro gli abusi, per contenere il consumo di suolo e prevenire il dissesto idrogeologico.