“Quella di oggi è stata una giornata storica per la nostra sanità. L’area centrale della Calabria finalmente può usufruire di un progetto e di una visione chiara, derivanti dal positivo esito del processo di integrazione dei quattro ospedali che, ciascuno con le proprie specificità, contribuiranno a dare una risposta efficace e importante in termini di offerta sanitaria per il territorio”.
È quanto afferma il consigliere regionale Antonio Scalzo dopo l’approvazione in Aula all’unanimità della proposta di legge recante: “Integrazione delle Aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione”.
“Nasce oggi una grande realtà amministrativo-sanitaria che mette in rete la ‘Mater Domini’, cioè il più grande polo universitario del Mezzogiorno, il ‘Pugliese’ con le sue specificità, il ‘Ciaccio’ dedicato all’assistenza oncologica e il ‘Giovanni Paolo II’ di Lamezia Terme. Quest’ultimo ospedale, oltre alle specialistiche ormai storiche, può e deve ambire ad assumere un ruolo specifico soprattutto per la sua collocazione nel baricentro geografico della Calabria. In tal senso, Lamezia a mio avviso deve diventare sede del Centro Traumatologico Ortopedico regionale, sia in considerazione della sua vicinanza con l’aeroporto, che per la presenza delle Officine Meccaniche Ortopediche che rappresentano un’eccellenza della nostra sanità. Il voto di oggi in Consiglio regionale – prosegue Scalzo – è il frutto di una scelta politica che abbiamo sostenuto per lungo tempo e che, ne sono certo, garantirà ai cittadini servizi di qualità, con una distribuzione più razionale dell’offerta sanitaria e un più efficiente utilizzo delle risorse. Naturalmente il nostro impegno non si esaurisce qui e richiede ancora ulteriori sforzi per consegnare ai cittadini di Lamezia, di Catanzaro e di tutta l’area vasta una sanità che guardi al futuro. Il diritto alla salute, reso sempre più difficile nella nostra regione a causa dei danni prodotti dall’istituto del commissariamento – conclude il consigliere Scalzo – è oggi finalmente più concreto e in linea con il dettato della nostra Costituzione”.