Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, dottor. Antonio Marziale, ha inviato la lettera che segue al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Interno:
“Egregio Signor Presidente– scrive Marziale –
il nostro Paese è tra quelli che hanno ratificato la Convenzione Internazionale sui diritti del Fanciullo e non è accettabile che un esponente del Governo si arroghi la responsabilità di lasciare bambini in balia del mare e delle intemperie con tutto ciò che questo comporta.
La prego di voler attuare – sollecita il Garante – tutto ciò che rientra nelle Sue prerogative affinché l’Italia non contravvenga alla responsabilità che si è assunta per diventare luogo di negazione dei Diritti fondamentali di Minori.
Fidando sulla Sua riconosciuta moralità e del senso di carità che da sempre anima il Suo agire politico, mi dico certo del Suo tempestivo intervento.
L’occasione mi è gradita per porgerLe i più sinceri auguri di Buon Anno”.
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CARTELLONE DI SENSIBILIZZAZIONE NELLA METROPOLITANA DI BRUXELLES-STOCKEL
DI REDAZIONE.
La Convenzione sui diritti dell’infanzia
©UNICEF Timor Est/2009-0013/Maglipon
Riferimento costante dell’UNICEF per orientare la propria azione è la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989.
Costruita armonizzando differenti esperienze culturali e giuridiche, la Convenzione enuncia per la prima volta, in forma coerente, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.
Essa prevede anche un meccanismo di controllo sull’operato degli Stati, che devono presentare a un Comitato indipendente un rapporto periodico sull’attuazione dei diritti dei bambini sul proprio territorio.
La Convenzione è rapidamente divenuta il trattato in materia di diritti umani con il maggior numero di ratifiche da parte degli Stati. Ad oggi sono ben 196 gli Stati parti della Convenzione.
La Convenzione è composta da 54 articoli e da tre Protocolli opzionali (sui bambini in guerra, sullo sfruttamento sessuale, sulla procedura per i reclami).
Principi fondamentali dei diritti dell’infanzia
Sono quattro i principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza:
- a) Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
- b) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
- c) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati decono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
- d) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
L’Italia ha ratificato la Convenzione con Legge n. 176 del 27 maggio 1991 e ha fino ad oggi presentato al Comitato sui Diritti dell’Infanzia quattro Rapporti.