«È un affare per l’Inps il rinnovo dell’accordo con il commissario alla Sanità calabrese, Massimo Scura, al dichiarato fine combattere i falsi invalidi». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Francesco Sapia, della commissione Sanità, che precisa: «Come osservato dal medico Giacinto Nanci, dell’associazione Mediass di Catanzaro, così si fa la guerra ai falsi invalidi ma anche ai malati e all’economia della Calabria, la cui sanità resta penalizzata dal criterio di ripartizione delle risorse statali, basato sul calcolo della popolazione pesata, che un’apposita risoluzione, proposta dalla collega deputata 5stelle Dalila Nesci, potrebbe sostituire con uno più equo, fondato sull’effettivo bisogno di cure nei singoli territori». «Non si comprende – prosegue il parlamentare 5stelle – perché la lotta alla corruzione nella sanità non debba iniziare dalla Lombardia, il cui ex governatore, Roberto Formigoni, è stato condannato in via definitiva per un danno erariale doppio rispetto al deficit sanitario calabrese, derivante soprattutto dal predetto criterio di ripartizione». «Il paradosso – prosegue il deputato 5stelle – è che la Lombardia è modello e la Calabria è invece commissariata, pur non avendo ricevuto dallo Stato più di 2miliardi, da quando vige l’assurdo criterio in argomento. Ora in Calabria subiamo l’accordo del secolo tra l’Inps e il commissario Scura, in virtù del quale le commissioni per le invalidità civili della prima sostituiscono quelle delle aziende sanitarie calabresi. L’Inps riceve 40 euro per ogni verbale e, con riferimento al solo 2018, la Regione Calabria dovrà sborsare qualche milione, benché in proposito l’Inps utilizzi gratuitamente personale delle aziende sanitarie calabresi». «Si tratta – accusa il parlamentare 5stelle – di una straordinaria presa per i fondelli: i contribuenti calabresi pagano due volte l’Inps, ma nell’immaginario passano come imbroglioni, sia i medici delle commissioni aziendali che i malati richiedenti. Questo paradosso viene giustificato con il fatto che abbiamo più invalidi della media nazionale. Tuttavia il capo dell’Inps, Tito Boeri, il suo omologo regionale e il commissario Scura sanno bene che in Calabria ci sono molti più malati cronici e co-morbilità rispetto alla media italiana. A ciò si aggiunga che l’Inps di Boeri ha promesso supplementi economici ai medici che revochino invalidità civili». «La Calabria – conclude Sapia – resta terra di conquista e di ingiustizie coperte dalla retorica sugli sprechi. Intanto i suoi servizi sanitari affondano in primo luogo per via dei minori trasferimenti statali, che noi vogliamo riequilibrare».
Invalidi civili: “Inps fa un affare in Calabria”
Accordo su invalidità civili, Sapia (M5S) annuncia risoluzione Nesci su ripartizione Fondo sanitario e attacca Boeri, "Inps fa un affare in Calabria"