L’angolo della satira
SOMARO……….A CHI?????????
C’èn ua bellaesia pod ialettale, non ricordo poeta e titolo, scritta un paio d’anni addietro che comunque ca a pennello per il popolo, quello attuale di pancia e cervello (magari troppa pancilzaa), per dirla con Francesco Guccini “Troppo pochi cervelli pensano e troppe bocche parlano”. Racconta, la poesia, in deliziose rime, di un mite somaro che dialoga col ‘Principale’ che sta lassù muovendogli, infine, con l’ultima strofa anche un appunto:” Però na cosa Tu, ca to grandizza, /A sbagliasti ma fai: chistu ‘u capìa/ Mentisti mi mi tira da capizza/ A unu ch’esti assai cchiu sceccu i mia/.
Povero somaro, quel suo padrone che lo tira “da capizza ” forse lo avrà comprato in qualche fiera e non ha certo chiesto il suo parere, perchè lui, il somaro, deve solo nutrirsi d’erba e docilmente portare “a barda.
Noi uomini invece, con scatole craniche ampie contenenti cervelli eccelsi sempre pronti al ragionar sottile ad ogni piè sospinto ci siamo dati regole certe e una Costituzione eccellente; e soprattutto chi ci debba guidare, lo scegliamo noi che ad ogni elezione, valutiamo programmi, ideali e integrità morale dei candidati e, dopo ponderata riflessione, diamo la nostra fiducia, a chi la meriti: ecco perché, siamo un paese felice. Fine del sogno.
Quasi t’invidio, simpatico quadrupede; tu non devi rimproverarti niente per noi bipedi, eretti su due zampe da milioni di anni, invece “il bello della diretta” sta proprio qui; è la fregatura della democrazia; a lamentarci blaterando siamo, a dir poco, eccelsi (vedasi le bocche di cui sopra) ma se pensassimo magari che quelli di cui diciamo peste e corna, a governarci ce li abbiamo mandati noi (qui il compito spetterebbe ai cervelli di cui sopra)
Ma forse è un quesito troppo difficile per l’attuale homo erectus
e…………….ancora sapiens??????????