«Avete un’aria e un’acqua straordinarie, beni dal valore incommensurabile e una ricchezza di biodiversità davvero invidiabile. Presto tornerò a studiare molte delle vostre erbe». Ha fatto visita alla Riserva Naturale Valli Cupe Chiara Fadin, studiosa di fitoalimurgia (l’uso delle specie vegetali soprattutto erbe spontanee) a scopo alimentare e conoscitrice della flora pugliese che ha approfondito per ben tre anni. A Sersale è arrivata da Verona con il suo furgoncino Wolkswagen (diretta in Sicilia) per conoscere due degli autori del pregevole volume “Etnobotanica in Calabria” (Rubbettino editore): l’etnobotanico Carmine Lupia e il prof. Raffaele Lupia, esperto di scienze agrarie e di gestione sostenibile del territorio. Il direttore della Riserva l’ha ringraziata per la visita: «Ci unisce l’amore per la natura e in particolare per le piante. Chi le ama le protegge, ma per evitare che ad amarle e proteggerle siano pochi, occorre potenziare l’educazione ambientale». Sull’urgenza di individuare e salvaguardare l’enorme potenziale genetico delle specie spontanee, considerando che la selezione artificiale mira a premiare poche cultivar in ossequio ai desiderata del mercato, si è soffermato il prof. Lupia che ha anticipato una delle iniziative a cui si sta dedicando la Cooperativa sociale “Raga”: la produzione di erbe autoctone di concerto con un imprenditore interessato alla loro promozione e commercializzazione.
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*fitoalimurgia: la conoscenza dell’uso delle piante soprattutto spontane come nutrimento