La recente ricerca cosmologica sembra confermare, anche dal punto di vista strettamente scientifico, l’asserzione del grande filosofo Eraclito.
Sottraendo la Poesia dall’equivoco di una esercitazione cicisbea o tardo romantica, lontana dalla realtà, insistendo, piuttosto, sul suo intrinseco valore epistemologico e sulla sua prassi, esploreremo l’Universo poetico, la misteriosa materia oscura, l’armonia invisibile, nascosta agli occhi della Scienza.
Accanto a grandi studiosi di Danilo Dolci, candidato premio Nobel per la Pace, noi ci avventureremo nella Poesia, che tenta di dare un senso ultimo alle Cose, di ricercarlo attraverso un afflato intuitivo e non( solo) razionalistico.
“L’Universo chiama ad un atto poetico, perché vuole farsi conoscere più intimamente e, nello stesso tempo, la Poesia stessa chiama l’ Universo, lo vuole a sé. Si stanno cercando, vedete, in un rapporto di desiderio, di mutuo desiderio”. Noi favoriremo l’Incontro, in quello spazio di Conoscenza, Scienza e Poesia, in cui l’Uomo diventa completo, per” Fare presto (e bene) perché si muore’.