Giovedì 19 novembre si apre la tre giorni di “Economy of Francesco”, l’iniziativa lanciata dal Pontefice a giovani economisti e imprenditori per promuovere un processo di cambiamento globale. Domenico Rossignoli, ricercatore dell’Università Cattolica: la base di una economia sana è la fratellanza

Un nuovo modo di intendere l’economia secondo lo spirito di San Francesco d’Assisi e dell’enciclica Laudato si’. Creare un movimento di giovani economisti per tradurre nel tessuto quotidiano l’enciclica Fratelli tutti. Sono questi gli obiettivi di “Economy of Francesco”, l’incontro con i giovani economisti voluto dal Santo Padre, in programma dal 19 al 21 novembre prossimi. Al centro di questo evento internazionale temi cruciali come il lavoro, la finanza, l’educazione, l’intelligenza artificiale. A causa dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, si svolgerà in modalità online, con dirette e collegamenti streaming. Confermata la partecipazione “virtuale” di Papa Francesco. Tra i relatori in dialogo con questa speciale community ci sono, tra gli altri, Muhammad Yunus, economista e Premio Nobel per la pace 2006, Vandana Shiva, membro del Forum internazionale sulla globalizzazione, e Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Il successivo incontro, in presenza, si terrà nell’autunno del 2021 ad Assisi, dove San Francesco si è spogliato di ogni mondanità e ha scelto Dio come stella polare della sua esistenza.

Dare un’anima all’economia di domani

Giovani, economisti, imprenditori e attivisti di tutto il mondo sono invitati a riflettere insieme per siglare un patto intergenerazionale volto a cambiare l’attuale economia e fornire un’anima a quella di domani, affinché sia più giusta, inclusiva e sostenibile. Come ha più volte sottolineato Papa Francesco, “tutto è intimamente connesso e la salvaguardia dell’ambiente non può essere disgiunta dalla giustizia verso i poveri, dalla soluzione dei problemi strutturali dell’economia mondiale”. È necessario dunque correggere modelli di crescita che non rispettano, l’uomo, l’ambiente, la dignità della persona. Nella lettera rivolta ai giovani economisti, imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo in occasione di “Economy of Francesco”, il Pontefice indica la strada del modello economico da costruire, quello di “una economia diversa, quella che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda”. Un modello economico nuovo, dunque, “frutto di una cultura della comunione, basato sulla fraternità e sull’equità”. Sono in particolare i giovani, artigiani di futuro, coloro che sono chiamati a tessere l’economia di Francesco.

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