Il 2 giugno del 1348, ad Avignone, muore il Monaco Barlaam, nato a Seminara nel 1290. BARLAAM, il più grande Intellettuale e religioso BIZANTINO, nato nelle terre di Calabria. Dottore di Teologia e Patristica, Maestro della Letteratura Classica, Sommo nella Matematica, Superbo in Astronomia e Musicologo di fama, profondo conoscitore della Filosofia Antica e di Tommaso d’Aquino a BISANZIO.
Il Tremendo, Duro, Secco, Dotto Nano di Seminara…così descritto da Giovanni GENTILE nel 1903. Nemico di ogni forma di dogmatismo fanatico e irrazionale, Barlaam fu un fervente difensore dell’esistenza di Bisanzio e della teologia che girava attorno al Filioque come momento di Comunione tra le due Chiese.
Giovanni Boccaccio racconta, nel libro XV della Genealogia degli Dei Gentili, che era piccolo di statura, ( 1 m e 54 cm). Massimo difensore del Filioque, fu designato da Andronico III, Imperatore di Bisanzio, come unico rappresentante dell’Impero e della Chiesa Ortodossa nei colloqui del 1333 con i delegati Papali, cattolici, circa l’ipotesi di un’unione tra le 2 Chiese. Barlaam, nella fermezza delle sue certezze e convinzioni, tenne testa a chi, per convenienza o odio innato, tentò di attaccarlo, sia che fossero Papi, Cardinali, Re, Patriarchi, Imperatori o Teologi e Astronomi.
Accusato di sovversione e latinofronia, Barlaam fu anatemizzato nel Concilio di Costantinopoli nel maggio del 1343. I suoi libri, in sua presenza, furono dati alle fiamme davanti la porta di Santa Sophia. Il Nano di Seminara, con accanto i suoi discepoli, in quel Concilio, si trasformò in un tremendo leone, manifestando tutta la sua immensa sapienza teologica e letteraria.
Tornato in Occidente, andò a Napoli e, poi, ad Avignone dove incontrò Francesco Petrarca, nel 1342, al quale, sui testi riportanti i Dialoghi di Platone, diede lezione di greco. Cosa che non andò a buon fine. Per ricambiare la disponibilità e pazienza avuta, Petrarca si adoperò a farlo nominare Vescovo di Gerace. In quella occasione, nel suo viaggio verso Gerace, il piccolo-grande Monaco passò da Seminara per rivedere i suoi parenti.
A Gerace, si scontrò con il Metropolita di Reggio che sottraeva beni ed averi alla Diocesi di Gerace, imponendogli di pagare le rapine perpetrate. Ma Barlaam, famoso e finissimo diplomatico, capì subito che quello era un ambiente che mal gli stava comodo. Tornò ad Avignone e, nel 1346, s’imbarcò per Costantinopoli, in un estremo tentativo di creare le condizioni per un accordo tra i latini e greci.
A Costantinopoli, ormai in mano ai suoi acerrimi nemici, capeggiati da Gregorio Palanas e Giovanni Cantacuzeno, Barlaam trovò nessun ascolto e un attentato alla sua vita. Ritornato ad Avignone, stanco e malato, il 2 giugno del 1348 moriva di peste.
Barlaam, per la Storia che si porta addosso, non è amato né dai Cattolici né dagli Ortodossi.
Per questo è il più grande ed è amato da chi conosce il leggere e lo scrivere! Per questo ho voluto costruire una Chiesa Ortodossa 1), per ricordare quel mondo.
___Santo Gioffré______________________________
- La bellissima chiesa ortodossa di Seminara, perfettamente arredata, sorta per iniziativa del dr Santo Gioffré, medico ginecologo, intellettuale, scrittore e politico distinto non solo per la sua deontologia ma anche per il suo coraggio nel denunciare le “irregolarità” – consentitemi l’eufemismo – riscontrate come Commissario dell’Azienda Sanitaria.- Dalla sua opera “Artemisia Sanchez” è stata ricavata una RAI fiction,
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