In diretta sulla pagina facebook del Pd si è svolto il dibattito “Per un’Europa di pace”, al quale hanno preso parte il segretario calabrese del partito Nicola Irto e la responsabile dem per gli Affari Internazionali Lia Quartapelle, rispondendo anche alle domande di iscritti e cittadini sugli scenari che si potrebbero determinare per l’effetto della guerra in Ucraina.
Nicola Irto ha evidenziato il buon lavoro svolto dal Pd a livello nazionale: «il Pd sta posizionando il governo Draghi e l’Italia verso una posizione ferma di condanna della guerra e di solidarietà nei confronti del popolo ucraino. Non possiamo però pensare di condannare tutta la Russia e tutti i russi, ma va condannato e contestato Putin. Le sanzioni devono seguire una linea di fermezza, sapendo che saranno un costo per noi, ma Putin ha violato tutti i trattati internazionali e non può essergli consentito. Da un lato la pandemia ha spinto l’Europa verso una politica economica più solidale ed oggi la guerra in Ucraina spinge l’Europa verso una politica estera diversa. Parlare oggi di Stati Uniti d’Europa non è più una fantasia. L’Europa dovrà adesso pensare insieme anche una politica energetica diversa».
Lia Quartapelle, dal canto suo, ha evidenziato la necessità di proseguire nell’azione di fermezza assunta dalle democrazie occidentali per difendere la democrazia e la libertà in Europa. «Questa iniziativa avviene in un momento molto triste perché qualche ora fa l’esercito russo ha bombardato l’ospedale pediatrico di Mariupol. E’ evidente che se non si ferma quello che sta avvenendo in Ucraina adesso, avremo molti più problemi in Europa nel prossimo futuro, così come ha spiegato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Proprio per questo motivo stiamo rispondendo con le sanzioni, con l’accoglienza e anche con l’invio delle armi».
Irto e Quartapelle hanno poi lanciato l’appello alla partecipazione alla manifestazione di sabato prossimo a Firenze, in piazza della Signoria alle 15.00, invitando ad una grande mobilitazione per la pace.
Ufficio Stampa Nicola Irto