di Luisa Zaccuri
Nel luglio 2020, il Consiglio Europeo ha approvato il Piano “Next Generation EU”, al fine di sostenere una ripresa dell’economia europea, gli Stati membri, colpiti gravosamente dalla pandemia di COVID-19, all’insegna: della digitalizzazione, della transazione ecologica, della competitività, della formazione e dell’inclusione sociale, territoriale e di genere, della salute e resilenza economica, sociale ed istituzionale delle politiche per le nuove generazioni.
A seguito di questa propulsione hanno fatto seguito differenti azioni volte ad incentivare la ripresa, con l’intento di ristabilire gli equilibri assoggettati ad uno scompenso univoco su scala mondiale, in riferimento, tra i più rilevanti: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza (di seguito PNRR), che l’Italia ha presentato in Commissione Europea ed avente avuto esito positivo; l’investimento 2.1 “Attrattività dei borghi”, incluso nella Missione1 Componente3 ”Turismo e cultura “ del PNRR; il Progetto “Il turismo delle radici nell’Italia post-covid19 dell’importo complessivo di 20 milioni di euro, di cui è l’amministrazione attuatrice il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale ( di seguito MAECI) e in particolare Nel luglio del 2020, il Consiglio Europeo ha approvato al fine di sostenere gli Stati membri, interessati dalla pandemia di Covid-19, il piano Next Generation EU”.
la Direzione Generale per gli italiani all’Estero (DGIT); ed infine visto l’accordo definito tra il MiC , amministrazione titolare di interventi al PNRR e il MAECI, quale amministrazione attuatrice, per la realizzazione del Progetto “Il turismo delle radici-Una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19”. Elementi in pieno sostegno al nuovo Bando avente come punto focale l’accrescimento del Turismo di radice.
Un’idea finalizzata a definire un turismo onnipresente, nel richiamo alle proprie origini cui ogni entità viene inevitabilmente assoggettata. Il ritorno, il desiderio di conoscere in alta definizione le proprie radici, visitando i luoghi del passato che fu la spinta al presente, un passato che vige soltanto nei racconti delle vecchie generazioni o nei ricordi di chi un giorno lasciò la propria terra.
La finalità del bando è quella di incentivare ad una sensibilizzazione delle comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici con il proposito di crearne un’offerta turistica ampiamente in linea.
Tra gli intenti quello di favorire la delineazione di figure professionali specializzate nella progettazione e nella promozione dei servizi inerenti il turismo delle radici, non di meno quello di sollecitare a riconoscere il ruolo dei giovani come gli attori protagonisti del cambiamento, mirando con questo bando anche all’occupazione giovanile.
Verranno finanziate sino a 20 proposte progettuali per ogni regione, che dovranno essere realizzate da un “gruppo informale” di soggetti, costituendosi in un soggetto giuridico, nel momento in cui risulteranno destinatari beneficiari del finanziamento.
I progetti che saranno ammessi, confluiranno in quelli sviluppanti una proposta inerente l’esaltazione e valorizzazione del territorio, in connessione con il turismo delle radici in piena linea con i principi del rispetto ambientale , dell’inclusione sociale, integrazione, cultura e creatività.
La Sistur (Societa Italiana di Scienze del Turismo”, in rappresentanza della delegata regionale Calabria Luisa Zaccuri, nella consapevolezza del forte senso di appartenenza ai luoghi, peculiarità imprescindibile di ogni essere umano, sollecita alla partecipazione al bando, di tutte quelle realtà locali, bramose di stabilire una connessione ancor prima umana e successivamente volta alla crescita turistica, con i propri discendenti sparsi per il mondo, al fine di garantire un filo conduttore incontrovertibile ed indistruttibile tra il presente ed il passato.
Luisa Zaccuri