Con decreto del Ragioniere generale Giovanni Bologna, n. 1952/2019 del 14 agosto 2019, adottato in attuazione della delibera di Giunta regionale n. 288 dell’8 agosto 2019, approvata su proposta dell’Assessore per l’Economia, Gaetano Armao, sono stati resi disponili gran parte degli stanziamenti che la legge di bilancio (L.r. 1 del 2019) aveva cautelativamente congelato per esigenze finanziarie, delibera sulla quale ha dato il proprio parere favorevole anche la Commissione bilancio dell’Ars. Le ingenti risorse, che sbloccano la spesa in importanti settori, si sono rese disponili dopo la conclusione dell’accordo tra il Governo regionale e quello statale del maggio scorso, in esito al lungo negoziato condotto dall’Assessorato, ed a seguito del ricalcolo del ripianamento del disavanzo ereditato dalla precedente legislatura, misure ampiamente condivise dall’Assemblea regionale. Il Governo Musumeci ha così rispettato l’impegno di reperire gran parte delle risorse necessarie, assunto in occasione dell’approvazione del bilancio avvenuta nel febbraio scorso, giova ricordarlo , dopo un solo mese di esercizio provvisorio. “La ripartizione delle ingenti risorse liberate, una significativa boccata d’ossigeno per importanti rami di amministrazione, ha dovuto tenere conto” – rileva l’assessore e vicepresidente della Regione Gaetano Armao – “dei criteri dettati dal Parlamento siciliano con l’articolo 12, comma 2 quater, della legge regionale 19 luglio 2019, n. 13 che hanno introdotto un preciso ordine di priorità” (spese connesse ad obbligazioni giuridicamente vincolanti, ad attività di programmazione annuale di enti ed istituzioni, ad altre voci residue). “I vincoli normativi” – continua Armao – “hanno così imposto al Governo regionale, effettuata la ricognizione tra i Dipartimenti interessati, una scelta obbligata, quella di corrispondere risorse finanziarie soltanto alla prima categoria di spese, non consentendo di disporre il ripristino delle autorizzazioni di spesa in settori ove, invero, appariva più urgente l’utilizzo della spesa stessa (basti pensare allo sport, ai teatri, ed alle attività produttive)”. Per la restante parte degli stanziamenti (corrispondenti a circa 27 milioni di euro, le somme congelate in bilancio ammontavano infatti a 141 milioni ) si dovrà attendere l’assestamento di bilancio che potrà essere esaminato dopo la parifica del rendiconto generale 2018 da parte della Corte dei conti, che si prevede per ottobre prossimo, rendiconto che per la prima volta opera un’estesa risistemazione di partite contabili nella prospettiva della trasparenza e del riequilibrio dei conti regionali.