Da circa due anni, il mese di febbraio sembra essere maledetto. Nel 2020 ha segnato l’inizio della pandemia in Italia, gettando poi nel baratro le anime di tutto il mondo. Nessuno può dimenticare le conferenze stampa del premier di allora, Giuseppe Conte, e della protezione civile che fornivano i dati sempre più crescenti dei contagiati e purtroppo delle vittime da Coronavirus. Parlavamo all’epoca della cosiddetta “Ora più buia” per gli italiani, mentre cantavamo dai balconi per farci forza a vicenda, o appendevamo striscioni con la scritta “andrà tutto bene”.
A distanza di due anni, il 24 febbraio 2022 il mondo si sveglia con quella che può essere chiamata la “Ora più buia per l’Europa”: il presidente russo Vladimir Putin attacca l’Ucraina. Il pensiero generale che è balzato nella mente di tutti è: è scoppiata la guerra! Ma come siamo arrivati a questo punto? Come è possibile che nel cuore dell’Europa sia scoppiata la guerra? Eppure non siamo nel ‘900, non ci troviamo nel 1939, non siamo indietro di 80 anni, non c’è più la Guerra Fredda, almeno apparentemente. Qualcuno ha minato la pace di un intero continente, sovvertendo così l’ordine internazionale con ripercussioni che vedremo nel breve termine.
Ma quale è la storia, più o meno recente, del rapporto tra Russia e Ucraina? Vediamo di riassumerla in qualche punto essenziale.
La storia Russia-Ucraina.
Torniamo indietro di oltre 30 anni, a quando il mondo era diviso in due blocchi: da un lato l’impero americano (utilizziamo impropriamente “impero” in questa vicenda), quindi il mondo libero degli Usa, le democrazie occidentali, l’economia capitalista. Dall’altro lato invece l’impero sovietico, dei paesi comunisti guidato dalla Russia. Questi due mondi erano separati anche in due blocchi militari diversi: da una parte il Patto Atlantico, cioè la Nato, ossia un ombrello militare sotto cui ci sono anche Usa, Canada, Regno Unito, Germania, Italia, le Repubbliche Baltiche ecc… L’avversario invece era il Patto di Varsavia, comunista, con i paesi guidati dalla Russia. Il confine del patto di Varsavia, che divideva i due mondi, era definito come la “cortina di ferro”. Tra la Russia e i suoi “avversari” della Nato c’erano tanti paesi satelliti della Russia stessa, che rappresentavano per lei una sorta di cuscino: in caso di conflitto con la Nato, la Russia avrebbe avuto questi paesi cuscinetto prima di arrivare a Mosca. La Russia si sentiva protetta.
Quando l’Unione Sovietica è caduta, questi paesi cuscinetto, si sono sentiti liberi di passare dall’altra parte, ossia alla Nato. Quindi quella che era la cortina di ferro, ha iniziato ad arretrare e la Russia si è vista la Nato quasi alle porte.
Ma l’Ucraina invece cosa ha fatto? È un territorio ambiguo, perché non fa parte né della Russia e né della Nato. La Russia avrebbe potuto accettare questa situazione, fin quando non ha fiutato la possibilità del passaggio dell’Ucraina alla Nato. Questo sarebbe un grosso problema per la Russia, perché si troverebbe la Nato sotto casa, facilmente accessibile con un conflitto. Quindi cosa ha iniziato a fare la Russia? Ha iniziato a piazzare uomini e mezzi lungo tutto il confine con l’Ucraina, preparando una invasione. Per non diventare completamente dai confini vulnerabili, non volendo avere “gli avversari” a due passi, Putin ha chiesto alla Nato e agli Usa di non accettare l’ingresso dell’Ucraina alla Nato, in risposta avrebbe ritirato le truppe. L’Ucraina essendo uno Stato sovrano può decidere dove andare e con chi allearsi. Putin sa bene che non avrebbe mai garanzie da nessun lato su questo, ecco perché l’invasione in Ucraina sembra essere l’unica possibilità per la Russia.
Militarmente gli Usa e la Nato sono obbligati ad intervenire nel conflitto? Militarmente no, non potrebbero, perché l’Ucraina non fa parte della Nato. L’art. 5 del patto atlantico dice che gli stati difendono solo gli stati membri, possono fornire però le armi ad esempio. Possono però indire delle sanzioni verso la Russia, dal punto di vista economico, o escluderla da tutti i circuiti bancari.
Putin cosa farebbe dopo l’invasione? Forse potrebbe mettere un governo filorusso all’Ucraina, un governo fantoccio per così dire. Ma nessuno può sapere con certezza cosa accadrà, al momento la Russia sta lentamente arrivando a Kiev.
L’attacco all’Ucraina è iniziato da due giorni.