Nella tradizione pugliese, il bocciolo del fiore di acanto è rappresentato dal pomo, simbolo di prosperità e fecondità. La tradizione vuole, però, che rappresenti anche il simbolo della castità, della verginità, dell’immortalità e della resurrezione. Legato a questi aspetti positivi, diviene sinonimo di buon auspicio, per questo è visto anche come un portafortuna.
Pomo o pumo è una parola di origine latina, pomum uguale frutto, collegato al culto della dea latina Pomona, che era proprio l’antica divinità dei frutti. Visitando la Puglia, possiamo ammirare questi coloratissimi manufatti all’ingresso delle case, come anche alle finestre o ai balconi, come da antica tradizione pugliese.
Uno degli aspetti positivi del pumo è legato al numero di foglie che lo caratterizzano, ovvero, la fortuna, la ricchezza e la prosperità, nonché quei desideri, i quali ogni famiglia vorrebbe vedere realizzati per sé e che il pomo porta simbolicamente nelle case di chi lo riceve.
Un altro aneddoto riguardante le foglie del pumo è quello che anticamente, questo manufatto in ceramica veniva ornato di foglie in base alla notorietà della famiglia, più una famiglia era nota in paese, più il pomo, esposto all’ingresso di quella abitazione, era arricchito di foglie, a testimoniare l’autorevolezza della famiglia. Ma, le foglie del pomo conservano la positività, più foglie ci sono, maggiore è la positività che portano nelle case.
Mitologia: Acanto, nella mitologia greca, era una ninfa molto bella, amata da Apollo, ma che non ricambiava l’amore del dio; per questo egli la rapì. Acanto per cercare di sfuggire ad Apollo, gli sgraffiò il viso e lui, per punirla di tale gesto, la trasformò in un fiore, il quale si apriva solo alla presenza del sole, così Acanto sarebbe dipesa per sempre da Apollo.
Curiosità: Per chi come me ama il rosso, scegliere un pomo rosso significa essere una persona piena di energia e vitalità. La scelta ricaduta sul rosso indica positività e passione.