Riscontrate anomalie e mal funzionamento della struttura, dai Militari della Guardia Costiera di Soverato.
Deferiti i responsabili alla competente Autorità Giudiziaria.
E’ vigile, per dovere e per passione, la Guardia Costiera di Soverato. In costante controllo di ogni angolo di territorio, per rilevare anomalie ed incongruenze, riscontrare eventuali mali ed azioni irresponsabili in ambito di sostenibilità ambientale e di tutela della salute .
E’ dell’ultima ora il sequestro del depuratore, sito in località “Cappella”, nel comune di Gagliato. Paese dell’hinterland soveratese, arroccato su uno sperone sovrastante un’ansa del fiume Ancinale. Terrazzo spiovente sulla suggestiva vallata , con vista a perdita d’occhio sullo splendido Golfo di Squillace. Luogo prediletto del poeta vernacolare Domenico Vitale ed immortalato sulle preziose tele di Eduardo Fiore. Antico piccolo borgo, altrimenti detto “Paese delle nano-scienze”, che ogni anno ospita una intensa ed interessante settimana di studio, un seminario, cui partecipano scienziati provenienti da tutto il mondo.
Un neo insopportabile, in un lembo di terra illuminato; un “male” invisibile, eppure insistente sulle acque del già tormentato fiume Ancinale. Il controllo di routine, da parte degli uomini della Guardia Costiera, ha posto in luce una severa violazione della vigente normativa in materia di scarico delle acque reflue e del non funzionamento dell’impianto di depurazione, destinato al disinquinamento delle medesime acque, che conferiscono direttamente nel letto del fiume e, quindi, nel Mar Jonio.
Il provvedimento di sequestro della struttura è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria, tempestivamente coinvolta ed intervenuta per i dovuti rilievi, anche al fine di accertare responsabilità ed omissioni dei già deferiti legali dell’Ente Comunale.