Ha senso quest’anno pensare alla nuova edizione di un contest internazionale dell’olio da olive, quando in Italia (in special modo in Puglia e nelle regioni del Sud) si è nel bel mezzo di una annata olearia che non ha riservato le stesse soddisfazioni di cui si è avvantaggiato il settore oleario lo scorso anno?
E’ quanto si è chiesto a Roma, nel corso della conferenza stampa di presentazione del concorso oleario internazionale, il management di EVO IOOC, che continua il monitoraggio – giorno dopo giorno – dell’andamento altalenante di questa campagna olivicola 2018/2019.
Ma la risposta dal mondo oleario, come si è visto nel corso dell’incontro, è stata concorde. Anche se andranno rivisti gli obiettivi aziendali – riferiscono alcuni produttori – rimarrà inalterato per noi il fine ultimo del contest, connesso alle grandi opportunità che un concorso internazionale, come EVO IOOC, non mancherà di concedere ai migliori produttori mondiali. Tutto questo a patto che la competizione riservi ancora gradite sorprese e grandi novità e vada incontro alle esigenze di produttori e consumatori.
Clou della serata la presentazione, in esclusiva europea, della nuova edizione della EVO IOOC Guide 2018 Buyers Edition. Unica nel suo genere, è una guida non in commercio, dedicata esclusivamente ad importatori, distributori ed addetti del settore oleario, ma che strizza l’occhio al consumatore più attento. Edita in lingua inglese, la guida è un articolato viaggio nel mondo dell’extravergine di qualità e riporta con fedeltà tutte la caratteristiche aziendali, i dati per stabilire un contatto e la descrizione delle caratteristiche salienti degli oli EVO vincitori redatto sui risultati della giuria internazionale del concorso EVO IOOC 2018. All’interno dell’elegante pubblicazione, trovano posto tutti i 312 Oli Extravergine di Oliva premiati nel 2018, suddivisi tra Best in Class, Best of Country, Special Awards, Gold e Silver Medal ed i 17 Condimenti a base di olio extravergine di oliva, che rappresentano le eccellenze mondiali di questa nuova espressione di oli pensati ad uno stretto abbinamento con i piatti e la cucina. La guida, piccolo-grande successo editoriale è già stata inviata ad un esclusivo data base di importatori mondiali e scaricata dai quasi 2.000 utenti che hanno visitato il sito web del concorso.
Come visto dagli interventi, sono molte le novità che prenderanno vita prima, durante, ma soprattutto dopo il concorso, programmate all’interno di una edizione fortemente orientata alle opportunità di business per le aziende produttrici. Concorso che ha previsto l’apertura delle iscrizioni già dal 1 dicembre di quest’anno. E se ancora tutto questo non bastasse a soddisfare le curiosità degli addetti ai lavori, dei produttori, dei buyers e dei consumatori, si rimanda al nuovissimo sito web del contest (www.evo-iooc.com) ed al cronoprogramma del concorso stesso.
Le dichiarazioni.
Dr Antonio G. Lauro – Presidente EVO IOOC.
Sarà, in definitiva, un concorso che premierà i più coraggiosi, i cuori impavidi dell’olivicoltura mondiale. Saranno così premiate, insieme al coraggio e l’impegno, le scelte tecniche oculate. Questo farà la differenza! Anche se a volte la ‘fortuna’ diviene fattore indispensabile per far fronte alle forti pressioni ambientali ed ai continui e repentini stravolgimenti climatici, ai quali dovremmo abituarci. EVO IOOC 2019 è ormai maturo, forte delle esperienze dei primi tre anni, proprio per questo rafforza la propria squadra organizzativa, coinvolgendo tra i partner del concorso il comune ospitante Palmi (Città Metropolitana di Reggio Calabria) ed il Panel Ufficiale MIPAAFT Prim’Olio. Save the dates, poiché il prestigioso evento sarà in calendario dal 20 al 23 maggio 2019, con cerimonia di premiazione prevista il 1 giugno presso le splendide strutture di CapoSperone Resort di Palmi, complesso poliedrico adagiato sul crinale affacciato sulla Costa Viola, che sarà a servizio del concorso e che ci farà da ‘casa’ per i quattro giorni degli assaggi. Vorrei ricordare che EVO IOOC è un concorso oleario, nato per valorizzare tutte le espressioni dell’olio extravergine di oliva di eccellenza e che evidenzierà, una volta per tutte, le migliori produzioni olearie mondiali per l’anno 2019. Ci tengo anche a ricordare come, dopo l’esperienza ed il periodo di prova del 2018, dalla quarta edizione saranno ammessi fin da subito al concorso gli olio cosiddetti ‘aromatizzati’ cioè i condimenti a base di olio EVO, ai quali verrà riservata una apposita categoria speciale. E tutto questo lo faremo nel massimo rigore possibile, grazie alla squadra di alto profilo ed ai migliori giudici assaggiatori del mondo chiamati all’arduo compito. Il tutto con regole di assoluta trasparenza e ispirate alle norme internazionali. Cerchiamo i nuovi ‘Best in Class’, siamo in attesa di chi prenderà il posto dei vincitori assoluti dell’edizione 2018 del concorso. E così, dopo i vincitori italiani Frantoio Franci – Bio Toscano IGP, Bonanno Domenico – Passione, Silverio Bufano – Olio Bufano, che hanno condiviso questa posizione di dominio con i brasiliani Fazenda Sertãozinho – Orfeu Picual, Prosperato – Exclusivo Picual, Olivas Costa Doce – Blend Intenso, la Spagna con Almazaras De La Subbética – Rincón De La Subbética Dop Priego De Córdoba e la Grecia con LIÁ Cultivators – LIÁ Premium Edition, oggi si rendono vacanti ben 10 posizioni di prestigio, che aspettano di essere completate con i nomi dei vostri oli EVO.
Stefania Reggio – Direttore Generale EVO IOOC.
Come sicuramente avrete appreso dalla stampa e dai post apparsi nei giorni scorsi sui social media, per la quarta edizione del concorso, sempre presieduto dal dr Antonio G. Lauro, si cambia location. Dopo Sicilia (Palermo) e Campania (Capaccio Paestum), EVO IOOC cambia sede e si sposta in Calabria, nella città Palmi, ricca di tradizioni popolari oggi patrimonio dell’umanità e famosa per le vestigia archeologiche, nonché per le ricchezze storiche, naturalistiche ed architettoniche. Per il 2019, già fissate le date del concorso che, come detto si svolgerà interamente a Palmi e che ci impegnerà dal 20 al 23 maggio (sessioni di assaggio), con una coda il 1 giugno per la cerimonia di premiazione.
Un contest in continua EVOluzione, proprio come lascia intendere il nome ‘EVO’ del concorso, che diventa sempre più grande, grazie alle innumerevoli azioni collaterali (delle quali presto avrete tutti i dettagli), riservate alle aziende partecipanti.
Iscriversi EVO IOOC, darà alle società partecipanti l’occasione per promuovere – pur in una annata difficile come questa – le proprie eccellenze olearie e nel contempo offrirà agli appassionati del settore ed a tutti gli ‘Olive Oil Enthusiast’ l’opportunità di vivere da vicino l’ambiente del concorso. Non solo un contest internazionale ma un percorso ricco di momenti formativi e ludici, cene tematiche, degustazioni guidate, una nutrita agenda fatta di seminari sulla promozione dell’olio di oliva, Cena di Gala, Cerimonia di Premiazione.”
Dr Sandro Piccini – Direttore Generale Italia Olivicola
A soli pochi mesi dalla “nascita” del nuovo soggetto protagonista del mondo olivicolo italiano (non a caso chiamato “Italia Olivicola”), che grazie ai 250mila soci aderenti in 15 Regioni Italiane è la prima organizzazione della produzione olivicola italiana, non possiamo che plaudire alle scelte da chi ci ha preceduto, confermando il nostro appoggio sostanziale anche per l’edizione 2019 di EVO IOOC. E tutto questo per molteplici motivi. Primo tra tutti la nostra strenua difesa del sistema del Panel Test che da tempo abbiamo messo in atto, battaglia imprescindibile per garantire la effettiva qualità degli oli in commercio. Difesa che anche il concorso, che ha una giuria composta da giudici professionisti/capi panel, mette in atto già con la loro quotidiana attività.
Ed a seguire il tema a noi caro: l’italianità! Difendere le nostre produzioni significa offrire al consumatore la possibilità di avere un vero prodotto Made in Italy nella bottiglia che andrà ad acquistare. Ma senza chiudersi a riccio, anzi aprendo il confronto con gli altri paesi produttori: la chiarezza prima di tutto!
In ultimo le scuole, i ragazzi, i nostri figli e futuri consumatori. Investire in loro – come nel caso del progetto “EVOKids Olio in Fabula” – significa creare consumatori consapevoli domani e, nell’immediato, piccoli ambasciatori “critici” che porteranno a casa le esperienze vissute nel corso degli incontri.
Dr Valerio Cappio – Dirigente tecnico Italia Olivicola
Occorre, oggi, creare una operazione di “cultura dell’olio EVO” a 360°. Facendo aumentare la già stretta collaborazione che esiste tra il mondo dell’assaggio professionale dell’olio EVO ed il mondo dei produttori: binomio imprescindibile per percorrere con serenità la strada della qualità.
Ylenia Granitto – Giornalista Olive Oil Times
Faccio il lavoro più bello del mondo, cioè scrivere e parlar d’olio EVO ed aspiro ad essere considerata una “narratrice di storie meravigliose dell’olio italiano nel mondo”. Ma tutti i narratori hanno bisogno di un pubblico e di una platea mondiale. E quale miglior palcoscenico internazionale del magazine Olive Oil Times, che attraverso le proprie pagine offre a tutti noi e con tempestività, le storie dell’olio. Ma sono una narratrice “emozionata”. Lo sono nel parlar d’olio e territori, ma ancor più nell’essere qui a parlare di cosa sarà EVO IOOC nel 2019, cioè un concorso che è da considerare – per i produttori – alla stregua di una finestra sul mondo e che celebrerà, per la quarta volta e questa volta in Calabria, l’alta qualità dell’olio extravergine di oliva.
Dr Giampaolo Sodano – Frantoiano
Vorrei evidenziare come una figura professionale, fattore chiave del settore dell’olio da olive, spesso bistrattata se non addirittura ‘offesa’, ha finalmente raggiunto il ruolo ed il titolo che gli compete, quello di Mastro oleario. Lo si deve alla Legge n. 9 della regione Puglia (con l’approvazione del Consiglio dei Ministri del 22 maggio del 2014) che segna una vera rivoluzione nel settore dell’olio di oliva riconoscendo il frantoio artigiano – ed il frantoiano – unico soggetto produttore dell’olio dalle olive. Oggi, l’albo professionale dei mastri oleari nato grazie al mio impegno nello scriverne la legge, è finalmente realtà. Così finisce una battaglia culturale, riconoscendo al frantoiano il ruolo di promotore della qualità dell’olio EVO.