Le condizioni del mare hanno determinato il rinvio della processione con le imbarcazioni che si svolgeva tradizionalmente nella mattinata della domenica, ultimo giorno dei festeggiamenti in onore della Madonna del Mare.

La scelta emblematica del 15 agosto, essendo per i Cristiani il giorno in cui Maria fu accolta in cielo anima e corpo – è questo il significato di Assunzione – fa risalire all’atavico culto della Madonna rimasto fino ai nostri giorni anche nella tradizione dei Deliesi che erano insediati nella nostra Area, che la veneravano come Madonna Assunta.

PER RINNOVARE QUESTO RETAGGIO PROPONIAMO DI RIPETERE OGNI ANNO LA PROCESSIONE IN QUESTA DATA COINVOLGENDO ANCHE UNA RAPPRESENTANZA DI DELIESI.

L’OBIETTIVO E’ DI DARE AL RITO UN RESPIRO REGIONALE, ALMENO PER COMINCIARE, NELLA COSAPEVOLEZZA DELL’ESSERE AL COSPETTO DELL’UNICITA’ PER UN TALE MONUMENTO NEL MONDO CRISTIANO, SIA PER LA COLLOCAZIONE, SIA COME OPERA D’ARTE, ESSENDO UNA DELLE PIU’ BELLE E MODERNE RAPPRESENTAZIONI DELLA MADONNA, SIA PER PER GLI ATTRIBUTI CHE LE VENGONO RICONOSCIUTI.

Vedi la nota storica che segue.

 “Patrona Santa dell’antica Delia, che vincesti le tenebre della notte pagana, in questo lido, Madonna del Mare, venerata nei secoli, rendi sicura ai tuoi figli la via della salvezza eterna, benigna guardando il mare più azzurro d’Italia, presago del nostro celeste destino”. E’ iscrizione ai piedi della statua.

Il riferimento al mondo pagano riporta alle ataviche tradizioni dell’antica Delia (nell’attuale ctr S. Pasquale di Bova Marina), in cui era tradizione festeggiare la Venere venuta dal mare.

Nel 1587 fu rinvenuto, sulla spiaggia sottostante il promontorio, un gruppo marmoreo che rappresentava la dea seduta su una conchiglia e trasportata da quattro tritoni. II vescovo Tolomeo Corfinio lo requisì e lo portò a Roma. II tempietto dedicato a Venere sembra fosse collocato su Capo Crisafi (l’attuale capo San Giovanni d’AvaIos) dove i giovani, nel mese di maggio, si radunavano per celebrare le feste afrodisie, cioè in onore di Afrodite, per i Romani Venere. dea dell’amore in tutti i sensi e della bellezza

Dopo l’avvento del Cristianesimo la tradizione pagana fu trasformata in celebrazione mariana e la devozione per la Madonna Assunta si sovrappose al culto preesistente. 

In seguito alle incursioni piratesche e barbariche, che resero insicura la costa, gli abitanti di Delia si rifugiarono verso l’interno, a Bova e a Parachorio (parte dell’attuale Delianuova), e mantennero la devozione per la Madonna Assunta che veniva festeggiata il giorno dell’Ascensione. Essi tutti gli anni, per l’occasione, ritornavano in pellegrinaggio alla marina d’origine.

Da questi continui pellegrinaggi verso la costa, il culto per la Madonna Assunta diventò il culto per la Madonna del Mare. 

ISCRIZIONE SULLA VOLTA DELLA CHIESA DELL’ASSUNTA A DELIANUOVA

UNA VISITA A DELIANUOVA MOSTRA SEGNI EVIDENTI DI QUESTO PASSATO CHE VA RIVITALIZZATO RINNOVANDO LE RELAZIONI COME GIA’ AVVENUTO IN PRESENZA DI SENSIBILITA’ DIVERSE

TABELLA NELLA CHIESA DELL’ASSUNTA A DELIANUOVA

D. O. M.

“ILLUSTRIS AC RMUS D.D. LEO – LUCAS VITA PATRITIUS MONTIS – LEONIS DEI ET APLICAE SEDIS GRATIA EPUS OPPIDEN – SEVIENTIBUS BARBARIS IN CALABRIAM AC VASTATA PRAENOBILI URBE DELIA INCOLAE HUIUS PLURIMI BOVEN CIVITATEM COSTRUXERUNT. ALII HUC USQ: PERVENERUT AC AEDEM HANC SACRAM SUB TITULO ASSUMPTIONIS B. MARIAE VIRG. EREXERUT. QUAM LABENTE AEVO APLIATAM POSITIS RELIQUIIS S.S. MARTIRUM HONESTI ET AUSTERI IN ARA MAJORI. ANNO D. MDCCXXXV VI. KAL MAJI MULTARUM ET FINITIMIS PARTIBUS GENTIUM ATQ. HUIUS PARACHORIENSIS CLAERI POPULIQ. CONCURSU AC MAGNO LUMINUM APPARATU CONSECRAVIT CUIUS ANNIVERSARIUM DOMINICA POST PASCHA QUOTANNIS CELEBRANDUM STATUIT”.

D. O. M.

“Illustrissimo e Reverendissimo Leone Luca, patrizio nato a Monteleone e per grazia di Dio e della Sede Apostolica Vescovo di Oppido. Quando i barbari infierivano nella Calabria, dopo aver distrutta la nobilissima città di Delia moltissimi suoi abitanti costruirono la città di Bova. Altri raggiunsero questi luoghi, edificarono un tempio dedicato a Maria Vergine Assunta. Con il trascorrere del tempo il tempio fu ingrandito e il 26.4.1735 vennero poste, sotto l’altare maggiore, le reliquie dei santi martiri Onesto ed Austero. Numerosa fu l’affluenza della gente venuta dai paesi vicini con il popolo e il clero di Parachorio. Grande l’apparato di luci. Fu stabilito che ogni anno l’anniversario fosse celebrato nella seconda domenica di Pasqua.”

l’INTERNO DELLA CHIESA DELL’ASSUNTA A PARACHORIO DI DELIANUOVA
ALLIEVI DELL’IST, PRIMARIO DI SECONDO GRADO DI BOVA MARINA IN VISITA A DELIANUOVA: A SINISTRA IL DIRIGENTE PIETRO NATOLI, A DESTRA IL SINDACO DI BOVA MARINA DOMENICO ZAVETTIERI – 10 DIC 2005
IL GRUPPO MUSICALE DELLA SCUOLA IN VISITA A DELIANUOVA -10 12 2005
UNA RAPPRESENTANZA DELLA SCUOLA DI DELIANUOVA IN VISITA A BOVA MARINA: QUI NELLA DIRIGENZA – 21 MAGGIO 2005
A BOVA MARINA: LICORDARI, VARESE, NATOLI – 21 05 2005
BOVA MARINA 21 05 2005
BOVA MARINA 21 05 2005

Un altro scambio avveniva nel 2013 in occasione della donazione del quadro della Madonna del Mare alla Chiesa dell’Assunta di Delianuova da parte dell’UTE-TEL-B.

Segue il momento della donazione accompagnata da una motivazione presentata dal prof. Elio Cotronei rivolta ai fedeli che gremivano la chiesa di Delianuova il 15 agosto del 2013 in occasione della festa della Patrona. La motivazione veniva ripresa nell’omelia dal parroco pro tempore mons. don Bruno Cocolo, una persona di grande spessore.

Durante la Messa la delegazione di Bova Marina ha occupato il posto d’onore a fianco dell’altare.

Giovanna Foti, Giovanni Crea, Carmelina Errante, Elio Cotronei, don Bruno Cocolo

I giovani di Delianuova a Bova Marinail 20 ottobre 2013.

Nella mattinata ospiti dei Salesiani di Bova Marina, nel pomeriggio, guidati dal presidente dell’UTE-TEL-B prof. Elio Cotronei, in visita al promontorio, al Centro dei Documentazione e al Parco Archeoderi.

Nella Chiesa di San Giovanni Bosco
Al Centro di Documentazione

Il 18 marzo 2023 siamo tornati a Delianuova per rivedere il quadro donato 10 anni prima.

Il quadro lo abbiamo trovato ma don Bruno Cocolo non c’era più