L’orologio biologico di Domenico Zavettieri si è fermato, ma non la sua memoria che rimane imperitura scolpita dai suoi trascorsi sempre orientati al sociale sia nel gestire gli allievi di una scuola, futuro della collettività, che la collettività stessa con ruoli politici.
Questa vocazione era certamente nella genetica di Mimmo, come lo chiamavamo amichevolmente, e non è un caso che il fratello Saverio ha esercitato ruoli politici a livello nazionale – deputato al Parlamento per tre legislature – regionale – assessore alla cultura – e locale come sindaco. E come se non bastasse, il figlio Pierpaolo, impegnatissimo in politica, è attualmente sindaco di Roghudi.
A tutta la famiglia vanno le nostre condoglianze.
Facendo riferimento ad un nostro recentissimo articolo “Vivere felicemente oltre gli ottanta anni …se li avete superati si può”, Domenico Zavettieri, che li aveva superati da un pezzo, si era dato degli scopi, malgrado il duro colpo della perdita della moglie, Rosanna Mutinati, una bella persona morta purtroppo precocemente, che aveva conosciuto agli albori della sua carriera di insegnante nel bel centro di Locorotondo, in Puglia.
Infatti se pensavate che dopo i suoi trascorsi si fosse adagiato nel ruolo di ex o di pensionato, vi sbagliate: lo trovavo, negli ultimi anni, sempre al Municipio a spulciare delibere, con una pazienza da certosino, prendendo appunti utili per ricostruire la cronistoria della res publica e pubblicarne i risultati come aveva già cominciato a fare. Come dire: alla ricerca di miseria e nobiltà, realizzazioni fatte male o fallite e relative responsabilità da contrapporre alle nobili realizzazioni.
Sono stato con lui in più circostanze, nell’Amministrazione Rodà, quando era vicesindaco, e soprattutto nell’Istituto Secondario di Secondo Grado quando era dirigente scolastico. Con lui si lavorava bene, non era stato contaminato dal ruolo dirigenziale che aveva fatto perdere la bussola a tanti suoi colleghi dimentichi della centralità degli alunni e quindi della didattica. In pochi anni avevamo realizzato importanti progetti, sostenuti dalla Regione Calabria, di cui mi ero fatto carico creando condizioni per poter consentire ai nostri allievi – ragazzi di terza media! -esperienze europee dalla Grecia, a Strasburgo, a Bruxelles, a Berlino, ampliando i loro orizzonti ben oltre il ristretto ambito locale e i suoi codici culturali asfittici. Parimenti avevamo dotato la scuola di un vero laboratorio informatico. Dieci progetti in tre anni. Come dire? Una performance prima del pensionamento.
Ma Domenico Zavettieri lo voglio ricordare nel privato, quando insieme alla moglie aveva aderito insieme ad un gruppo di trentadue persone alla partecipazione da me organizzata ad una crociera mediterranea tra Italia, Grecia, Turchia e Croazia.
Una settimana di separazione dalle tribolazioni quotidiane
Foto Elio Cotronei copyright