Occorre dare realmente avvio a quanto progettato dal Cnosp in merito alla istituzione dei due Commissariati Sezionali ad Arghillà ed a Pellaro, al fine di rafforzare l’azione di prevenzione e di contrasto della Polizia di Stato in aree del territorio fortemente a rischio
E’ passato più di un anno dal 17 dicembre 2019, allorquando dal Comitato Nazionale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, organo ausiliario di consulenza del ministro dell’Interno per l’esercizio delle sue attribuzioni di alta direzione e di coordinamento in materia di ordine e sicurezza pubblica, veniva reso noto che era stata finalmente realizzata la prima pianificazione della rete dei presidi delle Forze di polizia.
In particolare per la Città Metropolitana di Reggio Calabria, nell’Allegato 11, veniva specificato:
“Il progetto di rimodulazione dei presidi della Polizia di Stato per la città metropolitana di Reggio Calabria prevede il Mantenimento dell’attuale assetto presidiario dei Commissariati Distaccati e l’istituzione di due Commissariati Sezionali, uno attraverso l’elevazione del Posto di Polizia sito in località Arghillà nella zona nord della città, ed uno in località Pellaro nella zona sud.
L’istituzione dei due Commissariati sezionali rappresenta un rafforzamento dell’azione di prevenzione e di contrasto della Polizia di Stato in aree del territorio fortemente a rischio.
Le ulteriori misure sull’area metropolitana di Reggio Calabria attengono alla realizzazione di importanti progetti logistici che consentiranno una riallocazione in stabili più funzionali di diversi Commissariati distaccati. Le operazioni infrastrutturali saranno peraltro connotate da un forte valore simbolico trattandosi di interventi di riutilizzo di immobili confiscati alla malavita organizzata, come nel caso della riallocazione dei Commissariati distaccati di Palmi, di Polistena e di Gioia Tauro.”
Stante il tempo trascorso, i reggini, ritenendo che la progettata rimodulazione dei presidi di polizia sia di utilità per il controllo di tutto il territorio interessato ed in special modo in zone prive di presidi di Polizia di Stato, auspicano che in questo nuovo anno 2021 gli Organi competenti diano realmente avvio a quanto progettato dal Cnosp.