Un esordio un po’ azzardato ma, come vedremo da subito,in linea con in tempi .
Il termine non è così inconsueto come si potrebbe arzigogolare, già lo si fa abbastanza ondeggiando di continuo nelle sedi più o meno deputate a ciò, tra il pro, contro e, quando capita, pure al centro,nonché,massimo della prosopopea logorroica, addirittura in contemporanea, tra tv e radio, sui più disputati temi attuali ….
Altrimenti da dove potrebbe scaturire l’onesto svago, per coloro, sempre più numerosi, che si ritrovano, con gran diletto, a distribuirsi con pomposa magniloquenza sugli ormai acquisiti webinar, spesso modesti quanto ad offerta socio-culturale, il cui remoto antenato non è che il seminario frequentato da qualche nostalgica cariatide, che ancora si mostra in video-conferenza.
Nulla di personale,oggi lo streaming ,così la diretta skype sono necessari come l’aria ma sono solo….
Una volta si diceva canzonette….
Vale ancora…mentre i canali, quelli istituzio/costituzionali languono in assenza di addetti alle decisioni da assumere per il bene del Paese come si definivano un tempo ormai scontato.
Di sicuro c’è che le modalità di comunicazione su esposte, qualche volta fa capolino il linguaggio ufficiale, lasciano il tempo che trovano, niente illusioni al riguardo, anche perché indigeni ,da preferire a nativi, digitali si nasce e non basta appioppare una qualche etichetta di risulta dalla prima piattaforma di passaggio in rete per auto definirsi in grado di indirizzare l’avvenire, quello degli altri, a ogni piè sospinto spingendo sulla leva, non è quella di Archimede, di un sensazionale raccogliticcio per poter continuare con le comparsate in diretta…. Come sopra!
Proprio oggi, poi, che basta aggiungere un neo davanti per gridare subito al miracolo del….ovvero neologismo, scomodando al seguito tutte le prestigiose Accademie d’antica rinomanza, perché ne venga sancito l’uso nella lingua italica, preda sempre più ambita di espressioni scombiccherate…
Sarà anche questa un’arte…di farsi capire sempre meno e sempre peggio da interlocutori ormai rassegnati o più semplicemente esausti…
Mah….
Il buio dell’improvvisazione, invece, prevale laddove occorra buon senso, logica stringente per dirimere le questioni e infine una notevole dose di umile buona volontà, si sta avvicinando l’epoca, nel cercare le vere soluzioni ai concreti problemi, non più eludibili, che affliggono la nostra meravigliosa Italia,con in testa Roma Capitale….nessun pleonasmo!
Bisogna capire quando fermarsi ed è arrivato il momento di riprendere dall’inizio …
In effetti da quel che è dato sentire e vedere solo la provvidenza ,quella divina ovviamente, è rimasta fedele, lungi da sconfinamenti evangelici, alla sua funzione di conforto, di appoggio in queste inesauribili difficoltà, in grado di accreditare nuovamente la speranza nel futuro non indotto da circostanze socio-economiche spesso poco adamantine, in un sol termine,di individuare quanto ci sia bisogno di ripascimento, ripetiamolo ancora questo vocabolo ,a onor del vero coniato per i geo-specialisti della materia, ma nulla vieta la sua trasposizione, con qualche accorgimento s’intende, nella realtà quotidiana.
Nell’ambito marinaro esso definisce quelle necessarie e periodiche azioni di trasporto e deposito per ,come dire ,rimpolpare con grazia ineffabile quello che viene meno, intendi fenomeni naturali di erosione sempre più complessi e violenti, lungo i percorsi che competono in esclusiva al dominio del grande Mago Mare* , il quale, dai primordi, contorna meravigliosamente la nostra Penisola e, quando gli aggrada, allo stesso modo, ne scontorna i delicatissimi confini marini, rimangiandosi, per così dire, la parola un tempo data alla terra ferma.
Insomma la consolante impresa di ripascere non è che nutrire di nuovo, con nuova linfa di civiltà incontaminata, operando dall’interno sul tessuto sociale, economico, culturale, perfino politico, di questa nazione, sempre Lei, cercando di arginarne il progressivo sfilacciarsi in mille rivoli di incurante insipienza, avendo davanti il rischio di tramutare la vita degli italiani….ristretta al solo presente!
Leopardiano fu il sentire…..
Poi ch’a pasciuti i figli la cicogna , essa ristà paziente in Paradiso, il Sommo Padre Dante come sempre presenzia in eterno alle umane difficoltà con le Sue terzine .
Da ultimo
Sarebbe auspicabile,in coscienza, non esacerbare ulteriormente gli animi, andando a ritroso negli evi, per scovare proposte fiscal-contributive, degne del miglior Banco dei Monchi, senza rivali nell’accumulo di pecunia, altrettanto scientemente impossibilitato a una qualche forma di restituzione, essendo inesperto,tutte storie,nell’uso delle mani , peraltro tenute ben nascoste dentro le capaci maniche delle giubbe o divise,come le si voglia chiamare.
Documentarsi per credere….
* L’espressione è tratta dalla poesia “Memoria”,contenuta nella silloge “La città dipinta” del 1989,autrice chi scrive.