Sono più di due settimane, che il paese di San Lorenzo è all’asciutto. I cittadini sono stanchi dal modo con cui viene gestito il servizio per l’erogazione idrica nel territorio. Solo negli ultimi giorni si è registrata la possibilità di fare uso del servizio distribuzione acqua, attraverso l’autocisterna della Protezione Civile. I disagi aumentano in concomitanza dell’emergenza della siccità, che è una piaga dolente della zona, ormai da anni. È risaputo anche, che sono presenti sul territorio strutture fatiscenti e deteriorate dal tempo, che necessitano di tempestiva manutenzione e messa in sicurezza. La rete idrica, che fornisce il paese è alimentata generalmente da depositi sotterranei e non dall’acqua di superficie del Tuccio. È noto, che i tubi principali per la fornitura, risultano danneggiati e la funzione di erogazione manomessa. Spesse volte i Carabinieri e altre forze dell’ordine si sono addentrati nella valle, per affrontare la dispersione del liquido, tamponando momentaneamente il problema.

La popolazione per sopperire alla mancanza d’acqua è andata a cercarla nelle sorgenti vicine di montagna. Dunque, questo fatto sottolinea, che nonostante la siccità, il sottosuolo della Valla del Tuccio è pieno di sorgenti sotterranee e di falde acquifere. Quindi, per quale motivo la comunità laurentina annualmente si trova a fronteggiare questa gravosa situazione?

I motivi potrebbero essere vari, tra i quali: un mancato pagamento da parte del Comune alla Sorical?. Oppure al prolungarsi di alcuni lavori svolti a valle del paese?

Tuttavia, alla mancata erogazione dell’acqua nel paese laurentino si aggiungono altri disagi, come l’abbandono, la sporcizia e la trascuratezza del luogo, che incrementano le difficoltà con cui la popolazione è costretta a vivere da moltissimo tempo. Facciamo presente che nel mese di maggio a causa di condizioni meteorologiche avverse, alcuni rioni del centro abitato sono attualmente al buio; le rocce, che reggono diverse zone della strada tra il cimitero e l’abitato si sfaldano in continuazione e la possibilità di eventuale frattura dei massicci diventa un pericolo quotidiano, per gli autoveicoli, nonché per gli stessi abitanti, che percorrono a piedi quel tratto di strada.

Ricordiamo che il Comune, che conta 2200 abitanti, è commissariato dallo scorso settembre 2023, quando sette consiglieri si dimisero dopo poco più di un anno. 15 mesi appena durò l’amministrazione comunale. Il sindaco Giuseppe Floccari dovette abbandonare dopo settimane di tensioni.