Il Presidente della terza Commissione Michele Mirabello ha rilasciato la seguente dichiarazione che si trasmette nella sua stesura integrale:
“Leggo della reazione dei deputati del Movimento 5 stelle intorno alla discussione in Commissione sanità delle proposte di legge già incardinate in materia di riordino delle aziende sanitarie ed ospedaliere della Calabria.
Stupisce che ci si accorga solo ora che il Consiglio regionale, nelle sue articolazioni, abbia riavviato un processo di discussione in materia, approfondendo ancora una volta temi che con sfumature diverse, occupano l’intera classe dirigente calabrese. In effetti è noto a tutti che appena una settimana fa è stata votata in consiglio all’unanimità la legge sull’integrazione fra mater domini e pugliese ciaccio, ma forse non a molti, e comunque non ai nostri deputati della Repubblica, che in commissione, nella seduta del 14 Febbraio , era stato sugli stessi temi audito il generale Cotticelli, davanti al quale, in tempi non sospetti, era stato pubblicamente ed unanimemente assunto l’impegno di riaprire ed approfondire la discussione sul riassetto complessivo dell’organizzazione della sanità calabrese. Proprio in quella circostanza, ben distanti dai fumi delle più recenti dichiarazioni del ministro Grillo, si assunse l’impegno comune e bipartisan di rimettere in discussione sia il progetto di legge varato dalla giunta regionale a fine anno, sia la proposta di legge di iniziativa popolare i cui primi firmatari sono la deputata on. Nesci ed il dott. Scaffidi. Su questi fatti dunque, su cui ci si può facilmente documentare accedendo al sito del consiglio regionale, nessuna strumentalizzazione e nessuna fuga in avanti. Anzi si dovrebbe apprezzare, credo, la volontà comune di aprire una discussione che non può e non deve essere di parte o precostituita su pregiudizi e luoghi comuni. Mi piace però chiudere queste mie considerazioni rilevando come lo stesso Principe de Curtis, citato a sproposito dai deputati grillini, sia stato guarda caso protagonista della celebre scena in cui insieme al “compare” Peppino provava a vendere la Fontana di Trevi agli americani”.
“Dunque ai componenti del movimento che hanno letteralmente copiato rigo per rigo, finanche nell’incipit nella relazione, oltreché nell’articolato, la proposta di legge di Parente-Salerno-Chiappetta, presentata nella scorsa legislatura, sottopongo l’invito alla concretezza e a partecipare, con tutte le forze politiche rappresentate in consiglio regionale, a questa discussione nel merito, senza sollevare polveroni inutili ed improduttivi”.