Domenica 7 ottobre si concluderà l’attività stagionale di monitoraggio della migrazione dei rapaci e delle cicogne attivato dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte; dal 6 agosto, ogni giorno, in tutte le condizioni atmosferiche, i ricercatori incaricati hanno registrato dalla postazione “Santo Stefano-Sinopoli” il passaggio di nibbi, pecchiaioli, falchi di palude, aquile minori e tante altre specie, più o meno rare, più o meno abbondanti.
“Anche quest’anno abbiamo avuto modo di confermare la grande importanza del nostro territorio per queste popolazioni migratrici che affrontano il lungo viaggio di ritorno verso l’Africa – spiega il Direttore Sergio Tralongo – e i conteggi, ripetuti e condotti secondo metodologie standard, ci permettono di acquisire le conoscenze di base utili per determinare lo stato di conservazione di uccelli particolarmente protetti a livello internazionale. Senza dimenticare che tali azioni di ricerca rappresentano un obbligo derivante dalle normative internazionali in vigore. Quasi da record la stagione post-riproduttiva 2018, con più di 27.000 esemplari censiti, di cui oltre 21.000 pecchiaioli, la specie tradizionalmente più frequente, seguita, e anche questa non è una novità, da falchi di palude e nibbi bruni.”
La postazione, da quest’anno arricchita da un’altana sopraelevata per favorire l’osservazione dei migratori, è stata anche frequentata da numerosi appassionati locali, che non hanno voluto perdere lo spettacolo di questi voli, e da visitatori che, da soli o con le guide del Parco, hanno approfondito la conoscenza di questo affascinante fenomeno naturale insieme ai ricercatori, a conferma delle opportunità che il turismo naturalistico è in grado di offrire al nostro territorio, come d’altra parte più volte sottolineato dal vice-Presidente Domenico Creazzo.
E per l’ultimo fine settimana di monitoraggio, l’Ente Parco invita ancora una volta tutti coloro i quali vogliono vivere questa esperienza di affiancamento dei ricercatori per una giornata, a contattare il Responsabile del Servizio Biodiversità Antonino Siclari (mail: antonino.siclari@parcoaspromonte.gov.it) per dare la propria disponibilità e concordare la partecipazione alle attività in corso. Un’occasione da non perdere per conoscere, una volta di più, la Biodiversità del nostro Aspromonte!