Partenza di successo per nuova stagione teatrale del Dopolavoro Ferroviario reggino. Venerdì sera è stato molto apprezzato dal pubblico del Cineteatro Metropolitano “Fummu furtunati”, rappresentazione portata in scena dal Gruppo teatrale “Don Demetrio Sergi” di Gallico Marina con la regia di Anna Catalano, primo evento di “Dopo il lavoro, sorridi con noi”, cioè la rassegna targata Dlf. Nella stessa giornata d’apertura, la nuova stagione teatrale è stata presentata nella sede del Dopolavoro Ferroviario di Via Caprera. A svelare il cartellone degli spettacoli e delle iniziative che si svolgeranno sul palco del Cineteatro Metropolitano sono stati il consigliere nazionale del Dlf Nino Malara, la componente del Dlf reggino Rossella Crupi del Dlf e il direttore artistico Benvenuto Marra. Esso, dopo “Fummu furtunati”, caratterizzandosi per musica, teatro e cabaret, si articolerà in “E si ambeci Don Abbondiu”, spettacolo firmato dal Gruppo teatrale Dlf “I fora binariu” (29 novembre), in “Natale in Jazz”, concerto di “Friends of Miles & Co” (16 dicembre), nella serata de “Il grifo”, show di cabaret (17 gennaio), in “La buonanima di mia suocera”, rappresentazione curata dall’associazione di promozione sociale “Francesco Amendola”-compagnia teatrale “Angela Barbaro” (24 gennaio), e in “U sensali”, commedia brillante di Luigi Capuana portata in scena dalla compagnia teatrale “San Paolo alla Rotonda” con la regia di Giuseppe D’Agostino (1 febbraio). Non solo musica, teatro e cabaret in via Nino Bixio. Infatti, il 7 dicembre ci saranno la premiazione del settimo concorso letterario nazionale “Italo Falcomatà” a cura dell’associazione culturale “L’Amaca”, durante le feste natalizie la “Tombolata in Musica” messa su dalla Compagnia di Archi, il 5 gennaio la “Befana Dlf” organizzata dalla stessa “L’Amaca”. «Serate di musica, teatro, cabaret, cultura, gioco e stare insieme. Abbiamo dato vita ad una stagione di rilievo, arricchita da tre importanti eventi fuori cartellone. Lo spirito che ci anima è sempre quello di arricchire la mente e il cuore del nostro pubblico e di farlo stare insieme. Vogliamo dare la nostro contributo alla crescita culturale della città e allo sviluppare il senso di comunità» sono state le parole di Malara.