Di Bruna Maria Antonia Primerano
L’ordinanza è stata emessa nel tardo pomeriggio di oggi, una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni. Le persone che hanno contratto il virus ad ora sono 4, sette invece quelle sottoposte questa mattina al regime di quarantena obbligatoria, 4 i tamponi risultati negativi sui sanitari dell’ospedale mentre ancora altri sono in attesa di fare il test. Il pronto soccorso del “San Bruno” rimane aperto grazie all’alternanza di personale dalla lungodegenza e tutti i medici e infermieri che sono entrati in contatto lo scorso venerdì con il primo paziente positivo, sono stati messi in quarantena.
L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Potranno varcare i confini comunali gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Serra San Bruno è il sesto comune calabrese ad essere “chiuso” con ordinanza regionale, gli altri sono stati Montebello Jonico (RC), San Lucido (CS), Cutro (KR), Rogliano (CS) e Santo Stefano di Rogliano (CS).
Le regole da seguire sono sempre le stesse, rimanere a casa è ancora l’unico modo per evitare il contagio e il diffondersi del coronavirus.