<<Dopo pranzo la nonna si sedeva accanto a lui nel portico, sapeva leggere i suoi pensieri ancor prima che lui glieli raccontasse. Era sempre lei ad aprire la conversazione e poi lo lasciava parlare, amava ascoltarlo, lo faceva per ore da una vita intera. Non appena capiva che la malinconia era passata, abbandonava la conversazione posandogli un bacio sulla fronte. Diceva che fosse come baciare i suoi pensieri, facendoli diventare più leggeri. Dal tono della sua voce riusciva a capire se la malinconia fosse andata via. In quel momento, la voce del marito si faceva cavernosa e roboante come se dalle tenebre dell’io stesse estraendo i pensieri più remoti. Quando percepiva questo tono, sapeva che doveva sedersi accanto a lui per dare inizio ad ogni utopia di amore.
Era in questo momento che lei preparava il suo latte e menta, lo sorseggiava piano, come se oltre al gusto della bevanda volesse assaporare anche quello dolce delle parole. Finì per apprezzare anche lui quella strana bibita e forse nel suo tenero e ingenuo silenzio, non le ammise mai che non gli dispiacesse poi così tanto.>> Tratto da La giacca blu (mia nuova opera)
Il dolce gusto del latte e la freschezza della menta rendono la bevanda gustosa a colazione, ma altrettanto a merenda nei pomeriggi caldi dell’astate; apprezzabile anche dopo cena, accompagnata dalla classica brioche con il ‘tuppo’ o da biscotti e pasti secchi.
Si è soliti prepararla usando lo sciroppo di menta diluibile, più veloce da preparare e già pronto da bere.
E’ apprezzabile anche con latte di riso, di avena e latte di mandorle (più dolce e gustosa).
NB: E’ possibile preparare la bevanda usando anche latte senza lattosio.