L’aquila con diversi elementi compare impressa sotto i plinti, i rombi, i pentagoni e le formelle, segni che caratterizzano le spalline e le uniformi di ogni ruolo della Polizia di Stato
L’uniforme di oltre 98.000 poliziotti da oggi 12 luglio 2019 cambia aspetto vestendo i nuovi distintivi di qualifica disegnati dall’esperto di araldica Michele D’Andrea.
Continua quindi la riforma nella Polizia di Stato, da quando nel 1981 una legge ha smilitarizzato il Corpo delle guardie di pubblica sicurezza, attribuendogli il ruolo di forze ad ordinamento civile, con le funzioni di salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Il riordino del luglio 2017 ha rivisto l’assetto delle carriere e ha individuato nuove qualifiche e funzioni all’interno dei vari ruoli della Polizia di Stato, per cui si è posta l’esigenza di rivedere l’intero impianto dei segni e dei distintivi delle uniformi.
I nuovi distintivi di qualifica “distinguono” la Polizia di Stato dalle altre forze ad ordinamento militare e connotano la peculiarità, come forza di Polizia, ad esprimere le autorità di pubblica sicurezza.
Un ruolo centrale e rinnovato è stato dato all’aquila, adottata nell’ottobre del 1919 durante il governo Nitti e da cento anni emblema distintivo della Polizia, che trova un proprio spazio anche sui nuovi distintivi.