I LETTORI CI SCRIVONO

Dì CATERINA NICITA

PROLOGO

Siamo nel 2018 e al 116° viaggio di 123 dell’UTE-TEL-B* (Università per la Terza Età e per il Tempo Libero della Bovesìa – Area Ellenofona della Calabria) al  XXXI anno di attività.

La Grecia classica ci attende dal 18 al 26 luglio.

Con un nocchiero fidato, attento, ad ogni passo e nostro desiderio, come lo è stato L’Organizzatore, presidente dell’UTE-TEL-B, prof.  Elio  Cotronei, il viaggio in Grecia  ci ha regalato un valore identitario, un forte senso di amicizia e solidarietà, tanta e poi tanta serenità  d’animo.

L’EMOZIONE AL COSPETTO DEL MITO

Andare con la memoria a quell’estate, significa vivere le intense emozioni provate da me per ogni scorcio di cielo, per l’azzurro particolare del mare, per ogni sasso calpestato, nell’Acropoli, ad Olimpia, a Delfi, nel teatro di Epidauro. 

La bellezza, l’armonia  e il senso di equilibrio  in tutte le cose viste, sono entrati  nella mia anima assetata sempre di cultura ed hanno colmato un sogno che trattenevo dentro, sin da ragazza, quando gli studi del mondo classico mi hanno rapito ed incuriosito.

  Con il fiato sospeso e le lacrime agli occhi ho alzato lo sguardo verso l’Acropoli, incurante del caldo torrido e senza alcuna protezione, eccomi attraversare le vie  che conducono al Partenone, alla loggia delle cariatidi, ai resti della stoa, al teatro di Dionisio, ai propilei,  all’agorà.

PARTENONE
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CARIATIDI DELL’ERETTEO

DENTRO LA STORIA

Tutto mi ha proiettato in una dimensione  storica già vissuta.

Io ero una cittadina  della polis che ha generato il concetto di libertà  individuale, di democrazia, di senso dello Stato, pronta a recarmi al tempio di Atena  per pregare, incuriosita verso il teatro per assistere ad uno spettacolo  di Sofocle, Eschilo, Euripide, Menandro, e poi scendere nell’agorà  per andare  dietro a Socrate  o pendere dalla labbra di Platone,  di Aristotele, di Epicuro  per acquisire perle di saggezza, di moderazione, di metriotes  e autarkeia, e rispondere ai tanti perché sulla nostra esistenza eliminando quel senso di irrequietezza.

LA TREGUA OLIMPICA – ECHEKEIRIA

Entrare ad Olimpia  ed immaginare di confondermi tra la folla che arriva da ogni angolo delle varie regioni, essendo state  sospese le ostilità nel nome della fratellanza umana, è  stata una sensazione indimenticabile e indescrivibile.

 Attraversare l’arco che immette nello stadium, dove gli atleti gareggiavano a corpo nudo per la palma della vittoria, mi ha dato l’orgoglio di appartenza ad un popolo che ha indicato come sia possibile allontanare le guerre e vivere in pace essendo fratelli ed uomini, prima di tutto

IL TEATRO GRECO. EPIDAURO

Oh! il teatro di Epidauro con la sua orchestra e platea mi ha coinvolto in un abbraccio e irrorato il mio spirito di quelle voci di coraggio, di vendetta, di incertezza per la propria sorte, del rispetto delle leggi e delle divinità, ma anche della violazione di queste ultime, della corruzione dello Stato, trasformandomi in uno spettatore e in un attore della Medea, dell’Agamennone, de Le troiane, dell’Ifigenia, delle Nuvole.

AL COSPETTO DI APOLLO

La polis di Delfi, con il più famoso santuario della Grecia,  con il suo tempio mi ha incuriosito  al punto da voler  chiedere ad Apollo  le profezie e ascoltarle dalla sua sacerdotessa sotto effetto di allucinogeni.

 Quale sarebbe stato  il cammino da compiere nella mia vita? 

 Solo il  FATO sa!

DAL NUTRIMENTO PER L’ANIMA ALLE DELIZIE DEL PALATO

Quell’anima imbevuta e straripante di emozioni di giorno, si preparava, di sera, al piacere di stare tutti insieme per le vie della plaka  o nei locali, dove si mescolavano  odori di carne, di verdure, … al canto lento e quasi sussurrato delle musiche tradizionali  o  ai ritmi del sirtaki  che ci hanno  attirato sul palco per ballare con i bravissimi  ballerini.

Un coinvolgimento completo.

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EPILOGO

 Esperienza unica che porteremo tutti nel cuore, grazie agli amici del gruppo, grazie all’Organizzatore  per la pazienza e competenza, grazie all’operatore turistico greco che ci ha supportati in modo  esemplare e affettuoso in loco, Dimitris Gounaras della Memnon Travel e all’inossidabile autista Giovanni Melacrino  

Mi auguro di potere, a medio termine, riprendere i nostri magnifici viaggi.

Kalò taxidia!

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