Per vivere felicemente oltre gli 80 anni, ma potrei dire anche oltre i 70, non serve aggrapparsi al passato o cercare una perfezione irraggiungibile. Serve invece concentrarsi sul presente, accettare la propria umanità con i suoi limiti e investire nella prevenzione. Adottare questa prospettiva permette di costruire una vita ricca di significato e soddisfazione, indipendentemente dall’età.

Premessa

La longevità e la qualità della vita dipendono da un mix di fattori: fisici, psicologici e sociali. Per vivere serenamente e felicemente oltre i 70 anni, è fondamentale adottare una mentalità aperta al cambiamento, confrontarsi con la variabilità dei codici cultuali che connotano i diversi popoli e i diversi ceti sociali, avere un atteggiamento positivo verso il presente e un approccio orientato alla prevenzione.

1. Non aggrapparsi al passato

Molte persone tendono a guardare indietro, rimpiangendo i tempi andati o idealizzando il passato. Questo atteggiamento può diventare un ostacolo alla serenità:

Il passato è immutabile, e continuare a rimuginare su ciò che è stato può alimentare frustrazione e insoddisfazione.

Concentrarsi sul presente, invece, permette di apprezzare ciò che si ha, valorizzando le esperienze attuali e costruendo una visione positiva del futuro.

Come fare:

Apprezzare il patrimonio personale delle esperienze vissute, accettandolo come parte del proprio percorso.

Imparare nuove abilità, crearsi degli interessi, dedicarsi a passioni per arricchire il quotidiano.

Viaggiare. Il viaggio è uno strumento potente, uno studio comparativo, una scoperta continua, un apprendimento permanente, non lascia spazio alla noia.

2. Lasciare andare il perfezionismo

Il perfezionismo è spesso una trappola che genera ansia e insoddisfazione cronica. Inseguire standard irraggiungibili può portare a stress e influire negativamente sulla salute mentale e fisica.

Nessuno è perfetto: accettare i propri limiti è fondamentale per vivere in modo equilibrato.

La bellezza sta nell’imperfezione: ogni fase della vita porta con sé unicità e valore, anche nella maturità.

Come fare:

Trattatevi con gentilezza, non commiseratevi, compiacetevi delle vostre valenze, ognuno ne ha e generalmente sono diverse da quelle che hanno gli altri. Rivolgetevi al vostro io come fareste apprezzando un vero amico, relazionatevi con chi ha qualcosa da insegnarvi, è possibile che vi vengano riconosciute le vostre valenze.

Rispetto e tolleranza sono da assumere come linee di vita

Siate contenti di come siete, la ricerca della perfezione è cosa vana. esaltate anche i piccoli traguardi raggiunti.

3. La prevenzione: chiave per la longevità

Prevenire è meglio che curare: questo principio è essenziale per mantenere una buona qualità della vita.

Prendersi cura del corpo e della mente attraverso abitudini sane riduce il rischio di malattie croniche e aumenta la vitalità.

Ambiti di prevenzione:

Salute fisica: Alimentazione equilibrata, esercizio fisico regolare, check-up periodici.

Salute mentale: Coltivare relazioni sociali, leggere, risolvere enigmi o fare attività che stimolano la mente.

Salute emotiva: Gestire lo stress, farsi scivolare addosso le cose, non assorbire tutto rimurginando su quanto di negativo ci piove addosso

Abbiamo presentato ovviamente uno schema teorico perché nella realtà le difficoltà sono tante e derivano da perturbazioni che introduce un ambiente estremamente imperfetto che collide con i nostri desiderata spesso ostacolandoli.

Poggiandomi sulla mia esperienza, anche la pratica della prevenzione è difficile. Il sistema sanitario è carente nei tempi, nella qualità e nella quantità dell’offerta. Spesso occorre rivolgersi al privato pagando e non tutti hanno i mezzi economici per farlo. E poi il privato non è di per sé una garanzia: trovare un vero specialista valido non è facile, ma se lo individuate vi salvate. Poi c’è il sistema pubblico di qualità che si presenta nella sua natura ibrida – come le auto elettriche e a carburante contemporaneamente – se volete la visita di uno specialiste ben individuato dovete pagare – intra moenia o nello studio esterno se lo possiede – poi l’intervento ricade sulla sanità pubblica.

Quando pagate i tempi si annullano: con l’impegnativa dovete aspettare mesi per una TAC o simili, a pagamento il giorno dopo. Ci sono strutture che lavorano solo a pagamento, ciò è indicatore di una rassegnazione per l’utenza che si rende consapevole che per sopravvivere deve pagare.

Ma delle mie tante esperienze potrei parlarne in un articolo a parte con un tocco di amaro umorismo.