“Ho visto del mare nei tuoi occhi tristi, azzurro come nei cerchi di Kandisky,

ed io li guardavo con gli occhi del cuore come fanno i bimbi i pittori e gli artisti…”

                                                                                                                             Giovane Werther

Voce Del Verbo Anima

Sembra tanto un errore di sintassi, eppure non lo è. Ci troviamo davanti ad un titolo talmente insolito e curioso che ci ha spinto a volerci interessare dell’omonimo progetto, interamente lavorato da Giovan Battista Romeo, in arte Giovane Werther, artista reggino, classe ’92.

Per l’occasione, dunque, siamo andati a farci due chiacchiere con l’artista, in studio da lui, per saperne di più su questo lavoro, e ne è venuto fuori che, a distanza di nemmeno un anno dal primo, Voce del verbo anima è l’ultimissimo lavoro di Giovane Werther, un disco che si compone di 8 brani musicali, dal genere un pò incerto, sebbene comunque si notano sin da subito sfumature di rap, col quale lo stesso artista è cresciuto, ma anche di trap, indie e cantautorato.

Giovane Werther ama definirsi un’artista semplice, fuori da ogni etichettamento che spesso chiunque è portato a fare, sopratutto quando si parla di musica. Dunque Poesia, nostalgia, malinconia, speranza, vita e amore sono alcune tra le parole chiave che ci preparano a un più attento e preciso ascolto, volto a carpire tutte le emozioni che l’artista ci vuol comunicare attraverso la sua musica. Voce del verbo anima è online su Spotify e tutte le piattaforme digitali.

Si passa dal suono “nuovo” al suono old, ricercato, gracchiante come quello dei vecchi vinili, senza troppo criterio, rivendicando così quella che secondo l’artista è la vera natura dell’arte: la libertà! Non esiste quindi una regola ben precisa che determina il passaggio da un brano all’altro. Anzi, è sempre maggiore la voglia di evadere, rompere gli schemi, raccontarsi liberamente e senza censure ad un pubblico forse troppo distratto da numeri e classifiche.

La metafora gioca un ruolo essenziale nel disco! Non è soltanto figura retorica che, spesso e volentieri, la penna dell’artista disegna con la stessa eleganza di un corsivo. Qui la metafora prende vita, si fa stato d’animo e meta dei suoi pensieri, nostalgici o speranzosi che siano.

Al disco hanno collaborato tre artisti, che in un modo o nell’altro hanno offerto il proprio contributo musicale. Si parla di Alex Puzzanghera (chitarra elettrica in “Panamera”), Stefano Priolo (chitarra acustica in “Per_Lei.Mp3”) e infine l’unico featuring, ovvero Natanael Zaccarelli, in arte Nano.

Per quanto riguarda la parte grafica dell’intero progetto dietro le quinte ritroviamo un altro artista compaesano, nonché collaboratore ormai da tempo del Giovane Werther. Il suo nome è Demetrio Montalto, classe ’96.

 

Puoi seguire il Giovane Werther su Instagram e iscriverti al suo canale YouTube e Spotify utilizzando i seguenti link:

Instagram: https://www.instagram.com/_giovanewerther_/

YouTube: https://www.youtube.com/user/MrMasoStep/

Spotify: https://open.spotify.com/artist/5RIBEdll20JVkDUy8fuOUc?si=0QMzMdtmRCigvz39ZTzrVA