Signor Presidente, autorità, gentili ospiti,
sono onorato di darvi il benvenuto a Palazzo Tommaso Campanella, sede del Parlamento regionale della Calabria, che ospita i lavori del quarto “International Space Forum”, organizzato dalla Federazione Astronautica Internazionale, dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dall’Agenzia Spaziale Italiana, che saluto e ringrazio.
Oggi questa solenne aula, nella quale si riuniscono le massime assise democratiche della nostra Regione, accoglie le delegazioni provenienti dai Paesi del Mediterraneo, in una delle giornate di maggiore prestigio nella storia di questa istituzione.
Siamo orgogliosi che i vostri lavori si svolgano qui, nel baricentro geografico del Mediterraneo, in una città e una regione che ambiscono ad assumere un ruolo sempre più centrale nelle dinamiche geopolitiche e strategiche di quest’area del mondo.
Viviamo la giornata odierna con la consapevolezza dell’importanza dei temi oggetto del Forum, con l’emozione di poter essere testimoni del processo di sviluppo delle politiche spaziali della comunità internazionale, ma anche con la ferma volontà di rinsaldare i sentimenti di amicizia che legano i popoli del Mediterraneo.
La Calabria è terra dalla storia millenaria, che affonda le proprie radici umane, culturali e scientifiche nella Magna Graecia; ed è motivo di particolare orgoglio ricordare che proprio sulle coste calabresi del Mare Jonio nacque e si sviluppò la scuola di Pitagora, che lasciò un segno indelebile nella storia delle scienze, anche astronomiche, e dunque dell’umanità.
Ospitare il quarto “International Space Forum” assume perciò un significato simbolico molto forte per il popolo calabrese. Popolo che si onora di annoverare tra i suoi figli più autorevoli la vicepresidente IAF, Gabriella Arrigo.
In ossequio alla nostra storia, auspichiamo che i lavori odierni siano forieri di un’implementazione delle politiche dello spazio per i Paesi del Mediterraneo, in direzione della diffusione delle tecnologie spaziali applicate al miglioramento delle condizioni di vita dell’uomo, delineate nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Siamo convinti che dal dibattito emergeranno spunti preziosi a favore della “Blue economy” e, soprattutto, crediamo fortemente nella funzione cruciale che dovrà essere esercitata, negli anni a venire, dall’Università e dalla Ricerca.
La società della conoscenza è il principale strumento di cui l’umanità dispone per far fronte alla crescente complessità del mondo in cui viviamo, nel quale i cambiamenti climatici, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e gli eccezionali fenomeni migratori in atto costituiscono fonti di instabilità e di tensione rispetto alla pacifica convivenza tra le Nazioni.
Tutto ciò richiede ai Governi uno sforzo straordinario per individuare soluzioni in grado di assicurare e promuovere un nuovo ordine mondiale, fondato sulla pace, sulla libertà e sul rispetto reciproco tra i popoli.
In questo quadro, è decisivo il ruolo della scienza e della ricerca, applicate alle politiche spaziali, che rappresentano la frontiera più avanzata delle sfide che avremo di fronte a noi negli anni a venire. A questo orizzonte so che guardano, e perciò sento di ringraziarli, il rettore Marcello Zimbone e il prof. Carlo Morabito, il cui contributo è stato prezioso per la realizzazione di questo Forum.
Oggi non vogliamo limitarci ad ospitarvi in questa sede istituzionale, ma siamo felici di offrirvi le conoscenze, le competenze e le intelligenze che l’eccellente sistema accademico calabrese, a cominciare dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, è pronto a mettere a disposizione di ogni progetto orientato al bene comune.
Con questo spirito, e con la certezza del pieno raggiungimento delle finalità del quarto International Space Forum, vi ringrazio di vero cuore per la vostra presenza, vi rinnovo il benvenuto in Calabria e vi auguro buon lavoro.