Roma – Il Georgian National Museum ha inaugurato oggi la mostra “Antica Roma a colori: mosaici dai Musei Capitolini”, una nutrita selezione dei prestigiosi mosaici di Roma Capitale provenienti dai Musei Capitolini che si potrà ammirare fino al 10 dicembre 2019.
L’esposizione s’inquadra nel programma “#VivereALL’italiana” finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, un’iniziativa di grande successo nel cui ambito la nostra Ambasciata a Tbilisi ha proposto un fitto calendario di eventi culturali di altissimo livello, e rientra nell’ampio panorama delle attività di Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, finalizzate alla promozione e alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale. L’operazione è stata realizzata (anche in Bulgaria ed Armenia) con il supporto organizzativo di Glocal Project Consulting. Gli aspetti scientifici della mostra sono di competenza della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con curatela affidata a Claudio Parisi Presicce e Nadia Agnoli.
“C’è sempre grande orgoglio nel raccontare la bellezza e l’identità di un popolo” ha dichiarato la sindaca di Roma, Virginia Raggi. “Testimonianza e segno tangibile del nostro passato, i mosaici conservati presso i Musei Capitolini – e che potranno essere ammirati anche a Tbilisi – rappresentano parte di quel patrimonio che siamo chiamati a tutelare e a valorizzare prima di consegnarlo alle generazioni che verranno. Ogni tessera del mosaico è diversa dalle altre per dimensione, forma e colore – ha proseguito la sindaca – ma insieme formano una narrazione antica che, ponendoci di fronte al nostro passato, offre ad ognuno la preziosa occasione di leggere la ricca e meravigliosa storia della nostra città”.
“Un mosaico è anche la diplomazia, l’arte di mettere insieme tanti diversi aspetti di un rapporto bilaterale, per consolidare l’amicizia tra Paesi e sviluppare nuove collaborazioni. Scopo di “#VivereALL’italiana” è quello di condividere con i nostri amici quello che abbiamo di più prezioso: la bellezza, la cultura, il nostro saper fare. Valori e tesori antichi. Alla radice del nostro futuro”, ha commentato l’Ambasciatore italiano Antonio Bartoli.
“Il patrimonio culturale non appartiene a un singolo Paese, ma al mondo intero. All’inizio fu la cultura romana, poi quella italiana a trasformare l’intero universo dell’arte. Per questo è così importante che i georgiani possano ammirare le opere italiane esposte nel nostro museo. Vorrei ringraziare i numerosi enti coinvolti in questa iniziativa, in particolare i nostri amici italiani che fanno di tutto per avvicinare i georgiani alla meravigliosa arte italiana”, ha concluso il sindaco di Tbilisi, Kakha Kaladze.
I 21 mosaici oggetto dell’esposizione, tutti rinvenuti a Roma, coprono un ampio arco cronologico, che va dal II secolo a.C. fino al IV secolo d.C. e sono in grado, pertanto, di attestare in modo puntuale l’evoluzione tecnica delle botteghe artigiane, le straordinarie capacità creative ed esecutive dei lavoranti e, allo stesso tempo, il mutare delle mode e del gusto dei committenti dall’epoca repubblicana sino alla tarda età imperiale.
I mosaici, infatti, erano prodotti di artigianato artistico di vastissima diffusione, destinati ad abbellire i pavimenti e le pareti delle abitazioni dei cittadini più abbienti e del ceto medio, così come a decorare edifici pubblici e monumenti funerari, e per questo motivo si prestano a documentare, a volte in modo sorprendente, i costumi e la società dell’antica Roma.
Mosaici che, con decori raffinati e ricchezza di sfumature, rimandano ad un mondo “globalizzato”, in cui si riproponevano gli stessi modelli a migliaia di chilometri di distanza.
La collezione esposta offre l’opportunità di apprezzare mosaici di tutte le tipologie e tecniche, ma anche di riflettere sulla natura dei motivi decorativi, molteplici nel segno e nel colore, e sulla loro affinità ai nostri concetti di arte e design grafico.
Un ampio e accurato apparato didattico illustrativo (anche attraverso guide multimediali su tablet) favorirà la comprensione delle diverse tecniche di lavorazione e delle tipologie di mosaico, i vari schemi compositivi e i numerosi motivi decorativi: geometrici, ispirati a elementi vegetali o figurativi, con scene e personaggi della mitologia, della vita reale oltre a elementi di forte valenza simbolica. Un allestimento immersivo realizzato da Ebag consentirà di rivivere l’atmosfera di una domus romana, permettendo al pubblico di meglio comprendere il contesto in cui i mosaici ora esposti a Tbilisi venivano inseriti anticamente.
Le opere selezionate, tra i più significativi esempi di antichi mosaici pavimentali e parietali, fanno parte della prestigiosa raccolta delle collezioni capitoline formatasi tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento con i rinvenimenti effettuati nel corso dei grandi lavori di sterro e di scavo che interessarono Roma all’indomani della sua designazione a nuova Capitale del Regno d’Italia (1870).
La mostra è stata inaugurata il 9 ottobre, presso il Georgian National Museum – S. Janashia Museum of Georgia alla presenza delle autorità nazionali georgiane, del corpo diplomatico, accademico e della società civile e rimarrà aperta dal 10 ottobre fino al 10 dicembre, rappresentando l’evento autunnale di punta della Capitale georgiana nell’ambito di una stagione ricca di eventi culturali italiani, grazie alla stretta collaborazione tra Ambasciata e Governo georgiano.